Scarlett Thomas: L'isola dei segreti

"Giovani menti brillanti cercansi per grande progetto": un criptico quanto promettente annuncio a cui rispondono in sei: giovani e 'brillanti', geniali, sotto un certo punto di vista, se questo vuol dire essere a diversi livelli di isolamento sociale. Hanno risposto per curiosità, più spesso per noia, non sapendo che fare delle loro vite... di certo non si aspettando di vedersi servito un caffè drogato nel corso del primo colloquio e di risvegliarsi su un isolotto disperso al largo delle coste nord della Gan Bretagna, occupato da una casa che funziona in maniera autosufficiente a energia eolica e solare, dotata di scorte che possono garantire loro la sopravvivenza per vari mesi. Superato un primo momento di disorientamento, dovuto alla assolutà oscurità dei motivi del loro trovarsi lì, incrociano relazioni, dapprima in modo diffidente, poi approfondendo la conoscenza nel corso di una interminabile sessione notturna di 'obbligo o verità', prima di scoprire casualmente la tremenda ragione del loro trovarsi lì, e di dover decidere cosa fare. La Newton Compton continua a proporre la bibliografia di Scarlett Thomas, dopo i successi di "Che fine ha fatto Mr. Y" e "Pop.Co.". Ancora una volta, personaggi che entrano in meccanismi più grandi di loro, messi a confronto con le loro debolezze, soprattutto sul piano dei rapporti sociali. Stavolta la Thomas il pedale della casualità lo spinge quasi a tavoletta, ricordando per certi versi il Paul Auster de "La musica del caso" (appunto...), con un finale magari meno tragico e più aperto. La prosa scorre veloce, come d'abitudine, i personaggi (geek, nerd, ragazze 'pop', malati di computer) tratteggiati con efficacia. E su tutto, l'aleggiare macabro del Caso che spiega le sue ali 'nere' su queste vittime ignare... ma tutto il male, forse, non viene per nuocere.