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Kid Eternity

Di: Marcello Berlich | 12/04/2010
E finalmente, ha visto la luce nella sua interezza in Italia, questa storica miniserie a firma Grant Morrison e Duncan Fegredo.
Qualche riga per i 'non addetti ai lavori': tra la metà degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, un'agguerrito manipolo di scrittori inglesi si imbarcò nell'impresa di rivoltare il tradizionale concetto di supereroe americano; il risultato fu una serie di opere rimaste nell'empireo del genere, che vennerro accomunate sotto la comune definizione di 'supereroi revisionisti', accentuandone, appunto il carattere di 'rivisitazione' del concetto e degli stessi personaggi.
Tra queste, si possono ricordare i Watchmen di Alan Moore (il cui concetto di fondo era che se qualcuno si infila un costume per andare a pestare malviventi di notte, tanto sano di mente non deve essere), Il Cavaliere Oscuro di Frank Miller (una rivisitazione del 'mito' di Batman); il ciclo di Animal Man di Grant Morrison (il cui protagonista, nel corso di un'esperienza 'psichedelica' arrivava addirittura a comprendere la sua 'natura' di personaggio 'disegnato' e a 'vedere' i lettori che lo stavano leggendo).
Nella categoria rientra a pieno diritto questa miniserie dedicata a Kid Eternity, uscita nei primi anni '90, che appunto rivisitava' un personaggio risalente agli anni'40, poi ripreso negli anni '50 dalla DC Comics ('casa madre' di Superman, Batman e via dicendo).
Abbastanza travagliata la vicenda dell'edizione italiana: la pubblicazione avviata dalla Comic Art, si interruppe subito dopo la prima delle sei parti a causa della chiusura della testata su cui stava uscendo.
Da allora, il silenzio, causato dal 'riflusso' degli anni '90/2000, dove la pubblicazione dell'intero materiale della DC (e figuriamoci di quello particolarmente 'di nicchia'), ha vissuto tempi sempre più difficili, fino alla scomparsa quasi definitiva.
Poi, qualche anno fa, l'irruzione della De Agostini nel mercato dei 'fumetti' ha portato nelle librerie un'autentica inondazione di materiale, datato e più recente, giungendo a 'regalarci' (al prezzo di 14 euro circa), questo volume cartonato dalla confezione impeccabile.
E' stato così possibile leggere anche in italiano la vicenda di cui è vittima, suo malgrado, un comico di terza categoria, Jerry Sullivan, che viene utilizzato come 'canale' per il ritorno sulla terra di Kid Eternity, dopo un trentennio di prigionia agli inferi.
Al centro della vicenda, una macchinazione cosmica che vede fronteggiarsi le forze dell'Ordine e del Caos, con queste ultime che puntano ad accelerare l'evoluzione del genere umano per ottenere il perdono divino e ascendere al paradiso.
Mentre il corpo fisico di Jerry Sullivan giace in coma su un letto d'ospedale, la sua 'entità spirituale' si imbarcherà assieme a Kid Eternity in un viaggio all'Inferno per liberare un terzo personaggio, e impedire così che la situazione precipiti: una discesa agli inferi dai contorti -ovviamente- danteschi, che finisce per mescolare elementi della Divina Commedia con quelli del mito di Orfeo ed Euridice, mentre sulla terra altre pedine, tra cui la reincarnazione di Jack Lo Squartatore - si mettono in movimento...
Quasi una 'favola nera', molto cinematografica, che a dire il vero a una ventina d'anni di distanza acquisisce ancora più forza visiva (e meraviglia un pò che nessuno abbia ancora pensato a una trasposizione cinematografica), grazie allo stile da 'incubo pittorico' di un Duncan Fegredo che appare ispirarsi in egual misura a Max Ernst e Clive Barker.

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