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JONATHAN COE - QUESTA NOTTE MI HA APERTO GLI OCCHI

Di: Marcello Berlich | 29/03/2010
Ripubblicato qualche mese fa dalla Feltrinelli nella Universale Economica, "Questa notte mi ha aperto gli occhi" uscì originariamente negli anni '90, col titolo di "The dwarves of death", che tradotto letteralmente suonerebbe più o meno come "I nani della morte": è quindi l'ennesimo caso della malsana abitudine che si ha qui in Italia di tradurre i titoli di libri o film per renderli più 'piacevoli' per il pubblico italiano... non che in questo caso, comunque, sia un gran danno - si è certamente visto di peggio - tuttavia anche qui ci si ritrova di fronte al tradimento che si consuma in queste occasioni nei confronti dell'autore.
"Questa notte..." è il terzo romanzo di Coe in ordine di tempo: arrivato dopo "L'amore non guasta" e "Donna per caso", è per Coe il 'salto dal trampolino finale', prima di tuffarsi nella scrittura de "La famiglia Winshaw" che occuperà i quattro anni seguenti. Uno scritto breve, ancora concentrato sulle vicende di un unico personaggio, distante quindi dal filone 'romanzi corali' coi quali lo scrittore di Birmingham ha poi raggiunto il successo internazionale.
La storia, senza farla troppo lunga, vede protagonista il ventenne William, che vive una vita alquanto grigia, tra ambizioni da musicista frustrate, una vicenda sentimentale all'insegna dell'incomunicabilità, un insoddisfacente impiego in un negozio di dischi. Tale grigia monotonia quotidiana verrà stravolta da una serie di eventi sul filo del delirio che lo vedranno protagonista suo magrado, in una situazione dai toni farseschi che può avere una vaga corrispondenza cinematografica con "Fuori Orario".
Come il titolo fa capire, questa serie di eventi sarà la classica 'molla' che condurrà il protagonista a rivedere le sue priorità. Letta così, sembrerebbe poca cosa, e in effetti non è che si possa gridare al capolavoro, o affermare che questa sia una delle prove migliori di Jonathan Coe, anzi. In realtà si potrebbe affermare che non sia un libro molto riuscito.
Si tratta, certo, di un autore agli inizi e che non ha ancora rivelato pienamente le sue potenzialità, tuttavia il libro mostrare una certa debolezza anche se confrontato con le altre opere del periodo. Certo, anche in "Questa notte..." troviamo alcuni dei fili conduttori dell'opera dello scrittore, primo tra tutti il potere tremendo delle coincidenze e delle casualità, capace di stravolgere l'intera esistenza di una persona, per passare al classico protagonista indeciso, convinto di vivere una vita non sua, incline ad adagiarsi su sogni di gloria più o meno realistici piuttosto che prendere atto della realtà. Tutto questo, certo, soddisferà gli appassionati dello scrittore, specie coloro che ne hanno già più volte frequentato l'opera; tuttavia, preso a sé stante, il libro rivela qualche passaggio a vuoto di troppo, a cominciare da un finale fin troppo improvviso e tagliato di netto, come se l'autore si fosse stufato di tirarla troppo per le lunghe e avesse voluto farla finita il prima possibile.
"Questa notte mi ha aperto gli occhi" è insomma un libro più per appassionati 'completisti', che non per i neofiti di Coe quali hanno a disposizione un'ampia numero di opere di ben altra qualità tra cui scegliere.

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