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Panorama della settimana

Di: Marcello Berlich | 01/03/2010
1) La notizia che ha preso le prime pagine è stata naturalmente quella dell'inchiesta sul maxi riciclaggio, tra vertici di due delle principali aziende di telecomunicazioni italiane, un senatore eletto - pare - grazie a brogli organizzati dalla 'Ndrangheta (il che non stupisce, dato che di irregolarità sul voto degli italiani all'estero si parla da quando è stata introdotta la legge) e a latere, col coinvolgimento con un  dirigente della municipalizzata romana della  nettezza urbana, per il quale però sorge un altro dubbio, visto il passato di militanza di estrema destra a base di pestaggi: come mai uno con questi trascorsi ha ottenuto un simile ruolo? Alla base di tutto, lascia ancora una volta basiti l'atteggiamento di chi, avendo già ottenuto posizioni economiche di rilievo, non si fa scrupolo di infrangere la legge e partecipare oscuri traffici per arricchirsi ancora di più. La notizia fa il paio con un'altra vicenda minore, un traffico di droga a Milano nel quale era coinvolto il proprietario di uno yacht, che lo metteva a disposizione di tale traffico... eppure, chi ha la possibilità di comprare e mantenere uno yacht non ha certo necessità di 'arrotondare'... Si tratta quindi di semplice avidità.
Nel frattempo Vespa in mezzo a tutto questo casino parlava della Principessa Sissi...

2) Il processo Mills ha generato ancora una volta il cortocircuito tra 'prescrizione' e 'assoluzione'. Comprensibilissimo che i difensori di Berlusconi giochino sull'equivoco, come a suo tempo fecero quelli di Andreotti; un pò meno comprensibile che al gioco partecipi il TG1, certo non nuovo a simili prese di posizione; tuttavia, se non proprio il rispetto della deontologia professionale, è almeno lecito aspettarsi dal maggior telegiornale italiano un minimo di onestà intellettuale? Evidentemente, no...

3) Internet torna al centro delle polemiche con la vicenda della condanna di alcuni dirigenti di Google per la pubblicazione del video col pestaggio del malato di sindrome di down. Chiaramente è sacrosanto il principio che in Rete non possa passare tutto, che i controlli siano stretti e che certi filmati vengano prontamente eliminati; tuttavia qualcuno ha fatto notare che in questo caso è come se si condannasse il proprietario di una casa palazzo, sul cui muro sia apparsa una scritta ingiuria, così come si è evidenziato il fatto che, al di là degli scopi della messa online, questa ha permesso di scoprire e perseguire un crimile che altrimenti sarebbe rimasto confinati trai muri di quella classe, protetto dall'indifferenza di studenti e professori.
La questione è spinosa, tuttavia non sembra  esservi bisogno di leggi specifiche per Internet, visto che online o nel mondo reale, i crimini sempre quelli restano. Invocare la tutela della privacy è giustissimo, ma un pò utopistico, in un mondo dove la privacy, in Rete o meno, va progressivamente diminuendo.

4) Abbiamo assistito a una delle migliori trasmissioni nella storia dei programmi di Santoro; il motivo? Semplice: non c'erano i politici. La discussione è stata seria, pacata, priva di banalità e frasi fatte, con spazio per il ragionamento senza gare a chi strilla di più, priva di false litigate tra gente che poi magari va a cena insieme. La legge sulla par condicio ci ha regalato una serata in cui finalmente si è detto qualcosa, ora aspettiamo cosa riuscirà a fare Floris.
L'impressione è comunque positiva: senza politici alfieri della gazzarra preconfezionata, senza giornalisti servi dell'una o dell'altra parte, e senza l'onda anomala di analfabetismo di ritorno che la presenza di certa gente comporta, la televisione non può che giovarsene.

5) Si vanno a concludere le Olimpiadi Invernali: per l'Italia bottino magro, che l'oro inaspettato
di Razzoli non può certo risollevare. Il declino dello sport italiano, già resosi evidente due anni fa a Pechino, prosegue con poche eccezioni, tra l'indifferenza della società e delle istituzioni. Altrove lo sport viene visto come strumento di affermazione delle capacità nazionali, o come mezzo di crescita umana e riscatto sociale; del posto  occupato dall'Italia nel mondo sembrano fregarsene tutti, della crescita umana pure, quanto al riscatto sociale, viene affidato e reality e talent show. Auguri.

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