Cerca tra i 5480 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

INTERNET FOR PEACE... NOBEL FOR PEACE.

Di: Rossella Postorino | 29/01/2010
L’iniziativa di proporre INTERNET a concorrere per il Premio Nobel per la Pace 2010, candidatura che verrà proposta nel Febbraio di quest’anno, non è ancora molto pubblicizzata per ora... almeno non dai media italiani, faremo quindi una breve carrellata per riassumere l’origine, il percorso e le motivazioni di questa ‘impresa’.
 
Lo slogan è “INTERNET FOR PEACE” e l’iniziativa parte dalla rivista WIRED, un mensile edito negli Stati Uniti, dove nasce nel 1993, estendendosi poi nel Regno Unito e dal 2009 anche in Italia.
Il periodico in questione tratta temi tecnologici, ma anche dell’impatto di questi nella cultura e nei sistemi di vita, di un’era sempre più immersa nel virtuale, quindi affronta anche una realtà sociologica e culturale in mutazione, dove l’interazione tra uomo e tecnologia è sempre più pregnante in molti campi.
Per quanto riguarda l’Italia, il viaggio promozionale è partito da Milano il 20 Novembre dello scorso anno al ‘Piccolo Teatro Studio’ nell’ambito di “Science for Peace Live”. Presenti i tre direttori di Wired, lo statunitense Chris Anderson, che lo vede in questa veste dalla fondazione, David Rowan per la Gran Bretagna e Riccardo Luna per l’Italia.
All’iniziativa collabora anche YouTube, che ha lanciato un concorso per selezionare i video più rappresentativi per promozionare il progetto di Internet for Peace, tra quanti invieranno il proprio. Il concorso è aperto a tutti.
Recentemente Nicholas Negroponte, co-fondatore e presidente di Medialab presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology), fondatore e presidente di One Laptop per Child e naturalmente co-fondatore di Wired, ha accettato ben volentieri il ruolo di testimonial di “Internet for Peace”. La sua convinzione è che Internet sia un’arma di costruzione di massa e che sia e debba essere il mezzo di comunicazione, per tutti e per tutto, per diffondere cultura e conoscenza, ma anche per una visione di democrazia, discernimento di pensiero, confronto e contatto in tempo reale, per i popoli di tutto il mondo, insomma uno scambio continuo di dati a qualunque livello di interesse. Secondo quanto dichiara Negroponte, Internet meriterebbe il Nobel molto più di Barack Obama.
Negroponte, in occasione della sua partecipazione alla 5° Edizione del “Festival della Scienza” che si è recentemente tenuto all’Auditorium Parco della Musica di Roma, ha anche incontrato il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, per ottenere un appoggio all’iniziativa e ribadendo “... la necessità di tenere alta la guardia contro la censura in Internet”.

Il segretario di stato USA, Hillary Clinton, ha parallelamente fatto delle dichiarazioni sul ruolo di Internet e della sua potenzialità democratica che ben si sposano con l’iniziativa in questione, pur senza pubblicizzarla in tal senso, ma appoggiando Internet “...come luogo per eccellenza della libertà d'espressione, dove la censura non può essere tollerata”. La Clinton sostiene anche che Internet non necessita di censura, come in alcuni Paesi viene praticata, ma di sicurezza, si, proprio perché, per la libertà d’uso, si deve far fronte all’utilizzo del mezzo Internet da parte di terroristi e criminali di vario genere.
Quindi Internet viene indicato come strumento di pace e foriero di democrazia perché garantisce la percezione del pensiero mondiale o meglio della pluralità di questo, a livello globale.

Per concludere, tutto quello che abbiamo scritto finora in questo spazio e come noi tanti altri sul web riguardo a questo argomento, può essere una conferma della potenzialità di Internet e della sua libertà di uso ed espressione, ma abbiamo i nostri dubbi che possa essere uno strumento di pace, lo si può definire senz’altro un mezzo democratico, ma se pensiamo che gli Stati Uniti hanno belligerato impunemente in nome della democrazia e dell’esportazione di questa, significa anche che per “democrazia”, non si può automaticamente intendere “pace”. Il ruolo di Internet come “strumento democratico” è evidente soprattutto laddove viene oscurato e/o filtrato, per il pericolo di perdere potere di controllo sulla massa con la libera circolazione di idee e notizie e questo non succede solo in stati dittatoriali, ma anche in quelle nazioni che si dichiarano democrazie, come la Cina o l’Iran. Internet è sinonimo di democrazia, ma democrazia, non è sinonimo di pace e tutte e due a volte non sono neanche sinonimi di libertà.
In chiusura ricordiamo che l’Organizzazione Human Rights Watch, nel suo rapporto del 2010, ha incluso l’Italia come nazione che tramite leggi e media sta instaurando un clima di intolleranza e razzismo, non a caso si sta tentando in più occasioni, da parte del governo italiano, l’inserimento di filtri a dir poco discutibili, per il controllo della Rete Internet e ripetuti tentativi di demonizzare i social network.

Rassegna stampa degli argomenti trattati:
La Repubblica-"Il Nobel al web più di Obama"

Corriere della Sera-“Nobel della Pace ad Internet”

Notebook Italia-“Negroponte testimonial di ‘Internet for Peace’ ”

Il Sole 24 Ore-“Un concorso dà la parola agli internauti”

Pubblica Amministrazione-“Nobel per la Pace a Internet, Negroponte (MIT) a Montecitorio”

TG3 on line-“Hillary Clinton: ‘La democrazia passa per il web’ “

Aduc Immigrazione-“Italia razzista e xenofoba per Human Rights Watch”






Condividi

     

Commenta

ULTIMI POST