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Best of ...?

Di: Maurizio Nagni | 13/01/2010

Nuovo decennio, tempo di fare le classifiche musicali del vecchio decennio. E' una voglia di classificare, ordinare, incasellare che oggi, molto più che in passato, sembra voler esorcizzare la confusione di un mercato dove grandi e piccole distribuzioni, indipendenti o meno, si mescolano in un mare di offerte senza soluzione di continuità; non è solo la valanga dell'offerta a richiedere una mappa con cui uscire dal dedalo musicale, ma anche la velocità con cui questo flusso di note ha preso a muoversi sotto la spinta di internet.

Quando qualche mese parlando di come l'industria musicale sta cambiando il suo modello di business notavo come da una ricerca del 2008, sembri che l'85% degli album prodotti non abbiano venduto una singola copia; ma parlavo sopratutto di come alla stregua di Google, un sito come RadioRock.to può rappresentare un punto di riferimento per guadare il mare di cui sopra. C'era però un punto su cui mi ero soffermato non molto, un argomento riassumibile nella frase: "Non c'è più la musica di una volta!"

Parlare di qualità musicale, nel senso di valore artistico non della qualità del suono, è sempre un argomento molto soggettivo. Un post divertente e molto fuori dagli schemi confronta i 500 brani selezionati da RollingStone e la produzione di petrolio USA. Al fondo della sua analisi, l'autore del post, riporta, tra le possibili spiegazioni dell'attuale scarsità di brani musicali, l'esaurimento delle materie prime per la produzione musicale vale a dire l'indebolimento della spinta inerziale data dal Rock degli anni '50 - '60 ma anche la perdita del valore aggiunto dato dai nuovi strumenti come la chitarra elettrica o della strategia del basso-chitarra-batteria (e varianti sul tema).

Certo, il paragone precedente è molto azzardato ma l'idea del possibile esurimento del nucleo primordiale di ritmi e melodie non è campato in aria. Prendete per esempio il Periodo Classicista della musica classica; questo si estende per un periodo si 60-70 anni ma il nucleo centrale è di 30 anni (dal viaggio di Haydn a Londra nel 1790 alla morte di Beethoven nel 1827, includendo tutta la produzione di Mozart). Il successivo Periodo Romantico, traente ispirazione da una ben diversa situazione sociale (tra il 1789 e il 1799 la prima rivoluzione francese aveva lasciato traccie ormai indelebili in Europa), ha il suo nucleo in Franz Liszt e Frederick Chopin tra 1830 e 1886 ma anche nell'enorme successo del Pianoforte, strumento figlio del Fortepiano usato da Mozart e nipote del Clavicembalo usato da Bach. Compaiono nuove forme musicali più brevi rispetto al passato, come il Preludio o il Notturno.

E' chiaro che Mozart o Chopin sono stati gli apici tra i compositori della loro epoca ma molti sono quelli scomparsi nel nulla. A tutt'oggi mi sembra che il "vecchio periodo" del rock o del pop si sia esaurito il che non è necesariamente una cosa negativa quanto un normale processo di tutte le cose. So di scoprire l'acqua calda dicendo che ogni cosa ha un inizio e una fine, ma, purtroppo nel oggi giorno, sembra non ci siano gli estremi per far morire, o meglio per parlare al passato, di quello che abbiamo prodotto nei decenni precedenti e assistere alla nascita di un nuovo periodo musicale; oggi, ogni nuova generazione viene allattata a "Miti" (U2, Led Zeppelin, Sex Pistol, Pink Floyd), svezzata con le ultime hits del momento ed eventualmente tenuta in stato vegetativo con le varie "The best of X", "The very best of X" oppure "The X ultimate collection": sembra di essere immersi un eterno Giorno della Marmotta, sembra quasi una sceneggiatura tratta dal Gattopardo quando Tancredi dice:"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!".

 

Personalmente mi sembra che il nuovo stenti a venire ma, passata la soglia dei quarant'anni, non dispero di poter ascoltare presto o tardi qualcosa di veramente nuovo (nel passato recente mi vengono in mente i GodSpeedYouBlackEmperor,  gli OffLagaDiscoPax, i Portishead) e non la solita minestra riscaldata. 

E allora, in un ennesmo slancio di ottimismo, dal 9 Gennaio al 28 Febbraio mandateci le vostre classifiche, quella del 2009 e quella del decennio e chissà non vi possiate portarvi a casa qualche ricordino della vostra rr.to! Avete un'infinità di metodi per mandarci le vostre classifiche:


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