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Il laico e' un animale a rischio?

Di: Maurizio Nagni | 03/08/2009
Quanto e' difficile essere laico in Italia? La Costituzione non ammette discriminazioni in questo senso. Dove prendere i dati allora? Prendere i dati dal sito dall'Unione degli Atei o da Atei.it poterbbe essere di parte. Ma ovviamente c'e' l'ISTAT sul cui sito, pero', ogni ricerca fatta usando come chiave ateo, religione, cattolico e altre varianti sul tema non da risultato. Rimangono dei dati indiretti: i matrimoni civili erano il 34% nel 2004 (fonte ISTAT) da cui bisognerebbe comunque togliere la quota dei second matrimoni etc etc. Rimane il fatto che una statistica precisa sulla fede in Italia non c'è. Affidarsi ai dati della Chiesa Cattolica è molto più che di parte ma spesso viene considerata fonte attendibile dovendo "contabilizzare" i fedeli nelle varie parrocchie e invece da un'analisi fatta dall''Unione Atei direttamente sull'Annuario Pontificio risultano dati approssimativi: "Prescindendo dalle abbazie territoriali, su 218 diocesi italiane il dato dei cattolici si presenta arrotondato in 112 casi: in 41 casi al centinaio, in 56 al migliaio, in 13 alla decina di migliaia, in 2 (Napoli e Porto) addirittura al centinaio di migliaia di fedeli." Consideriamo la religione come una qualsiasi idea politica o sociale; un adulto che abbracci una fede qualsiasi non ha bisogno di rendere conto a nessuno della sua scelta; oltretutto anche lui, confermando il suo credo, potrebbe confermare l'irrazionalità della scelta: la"fede" non richiede prove scientifiche. E' però giusto istruire i bambini alla religione? Io non sono credente e sinceramente credo che i bambini per primi NON dovrebbero essere ad una dottrina religiosa prima di imparare a ragionare con la loro testa. Per questo motivo se la fede deve rimanere una delle libertà dell'individuo dall'altro si dovrebbe esporre maggiormente i bambini ad un pensare logico, razionale. Certo che in Italia il problema dell'educazione ha ben altri, macroscopici problemi, ma in un altro paese come gli Stati Uniti, l'Istituto di Ricerche Umanistiche ha ritenuto di reagire alla pressione religiosa che spesso spinge gli adulti a mimetizzare la loro non-fede e i bambini a essere emarginati con delle azioni concrete: Camp Quest è una di queste. A Camp Quest ragazzi e ragazze dai ai 17 anni trascorrono un normale campeggio estivo: escursioni, canoa, osservazioni del cielo ma sopratutto sono spinti a ragionare con la propria testa. Un responsabile del del campo, per esempio, può dire che nel bosco vivono degli unicorni: chi fornirà prove della loro NON esistenza riceverà un premio. In realtà c'è anche un premio per la tenda più pulita perchè come dice Amanda Metskas, il direttore del campo "cleanliness is next to godlessness" (l'ordine non è lontano dal fare a meno di Dio). In ogni caso non viene mai detto che Dio non esiste: gli si chiede semplicemente di pesare le prove esistenti. Alcuni gruppi religiosi dicono che si vuole insegnare ai giovani un mondo "senza speranza". Al contrario il campo vuole mostrare che è possibile una morale anche senza essere una fede. Spesso le persone preferiscono tenere nell'ombra la loro laicità per non pagare difficoltà se non vero e proprio ostracismo sui posti di lavoro. Nascondersi è anche controproducente perchè rinforza i fedeli nella credenza che avere un credo sia una cosa scontata per ogni persona. E' interesante che solo il 5% degli americani ammette che non voterebbe per un nero come candidato alla presidenza ma il 53% ammette che non voterebbe per un ateo. In tutto il congresso degli Stati Uniti solo un deputato, Pete Stark (California), ammette di essere ateo. Proabilmente ben conscio di questo, quando Obama fece il discorso inaugurale della sua presidenza augurò la prosperità ad una nazione di "Cristiani e Mussulmani, Ebrei ed Indù e di non-credenti": da allora ad oggi ha invocato Gesù più frequentemente di Bush Jr. Tra Radio Maria, gli anti-abortisti, gli anti-evoluzionisti, Ratzinger, Rutelli, i crocefissi imposti dalla legge, gli insegnati di religione pagati dallo stato (ma scelti e licenziati dal Vaticano) e, perchè no, pure Ferrara e Giovanni Lindo Ferretti, dico, a casa nostra, non dovremmo cominciare a mettere un po' di paletti oppure no?

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