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BUON ANNO agli occhi che sorridono, nel mare di occhi annoiati e tristi. A quelle pupille scure e lucide, come vive e vivaci, che guardi con simpatia ed attrazione. Buon anno a quegli occhi che, una volta incontrati, cerchi tra la gente sperando di incontrarli di nuovo, se non hai la fortuna di averli sempre di fronte a te od addirittura incastonati come pietre preziose in te. Buon anno agli occhi curiosi dei bambini che non conoscono ancora malizia e morte. Buon anno a chi protegge questa infanzia dai nostri mali e dallo schifo e sgomento che producono. Buon anno a chi crede negli altri, perché sa che esistono persone belle e vere e sincere. Buon anno alle persone belle e vere e sincere che riescono a coinvolgerci ed influenzarci. Buon anno a chi non ha paura del domani perché ha ancora speranze nella sua faretra, nonostante tutte le sconfitte subite ed una età pesante. Buon anno a chi crede in Dio o nell’uomo, che poi è la stessa cosa, se è vero che l’uomo ha da sempre venerato e creduto da quando si è ritrovato nel mondo. Buon anno a chi non crede in Dio e nell’uomo o solo in uno o nell’altro, perché ne ha più bisogno. Buon anno ai balli, ai suoni, alle melodie del mondo che aiutano un popolo a sorridere con tutta la fame e la miseria che ha. Buon anno a chi si spende seriamente e serenamente per diminuire il potere di chi provoca fame e miseria. Buon anno a chi ama, una rarità, ed a chi è amato, un’altra rarità. Ed a quelle mosche bianche che amano riamate. Buon anno al freddo ed al caldo, al fuoco ed all’acqua, al giorno ed alla notte, perché la natura è fatta di opposti ugualmente necessari e buoni. Non riesco ad augurare buon anno a terremoti, inondazioni, cataclismi vari, che producono solo devastazione, siano essi naturali od umani. C’è chi dice che l’uomo può cambiare i destini del mondo con il pensiero puro od almeno con le sue azioni. In quale casella ci collochiamo di questo bel gioco?