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L'Aquila, e adesso?

Di: Giampiero Crisanti | 12/05/2009
Sono andato domenica all'Aquila in aiuto ad una Guardia Zoofila per dare soccorso agli animali rimasti nel centro storico. Alcuni sono riusciti ad uscire dagli appartamenti, altri sono stati portati fuori dai vigili e poi i randagi dell'Aquila che sono molti perchè la sterilizzazione non è cosa molto nota alle istituzioni preposte.. Abbiamo girato nel centro storico al mattino e al pomeriggio, accompagnati dai Vigili del Fuoco e siamo usciti 20 minuti prima della scossa di domenica pomeriggio. Gli animali se la passano parecchio male, hanno chiuso l'acqua in centro e gatti e cani non sanno più come cavarsela. Tornerò e se qualcuno vorrà aiutarci con croccantini, ciotole, umido per gatti e cani sarò felice di portarlo all'Aquila anche in ausilio al canile che come potete immaginare ha molto da fare. gpcrisanti@radiorock.to Non era la prima volta che vedevo gli effetti di un terremoto, anche a S.Giuliano sono andato per altri motivi ma qui' e' diverso per dimensione e per il fatto che alcune case recenti sono andate giu' e molte sono lesionate. Con i Vigili toccavamo il cemento di alcune case moderne e per quello che ho toccato la magistratura dovrebbe avere un gran da fare. Ora parliamo della gente, le tende sono in ogni dove, ogni piazzale, ogni piazzetta ne è piena, tutte vicinissime, tutte sotto il sole, tutte con i bagni di plastica vicino, faceva un grande caldo e la notte invece fa un gran freddo. Gli alpini della Taurianense sorvegliano gli ingressi al centro storico e accanto ci sono le squadre di pompieri che accompagnano gli abitanti nelle case per prendere qualcosa e con grosso rischio. Ancora accanto sonnacchiosi i vigilantes privati e la polizia municipale di Roma, d'altronde loro non hanno nulla da fare. L'automobile degli abitanti va avanti con i pompieri dietro di scorta in mezzo a strade chiuse, calcinacci, pezzi di ambienti domestici rimasti intatti, case la cui messa in sicurezza spesso è una ringhiera fatta con legno 6x6 che ti invita a tenerti a due metri di distanza, le chiese le stanno imbracando meglio, tutto lavoro dei Vigili del fuoco. Fa' tristezza pensare che dopo 34 giorni dalla scossa fatale di ricostruzione non ho visto nulla, nemmeno le casette di legno, nemmeno le roulottes, i containers, nulla. Il governo vuole evitare insediamenti provvisori, (a S.giuliano ancora vivono nelle case di legno), dalle tende passare alle case rifatte ma cosa succederà in autunno?, ho proprio paura che senza i soldi veri altro che case definitive, soltanto sogni. Il G8 poi creerà disagi, la strada e' una soltanto, faranno una passeggiata tra le macerie? con quale protezione? con palazzi vuoti intorno e finestre aperte nelle quali nascondersi e' facile, basta una divisa da pompiere. Ma questo e' il teatro di questa politica, sono convinto che gli Aquilani sapranno vigilare e si accorgeranno presto che, finita l'emergenza, bisogna mantenere le promesse e gli auguro di terminare questo incubo che ancora si presenta con altre scosse, vedeste quanti fiori ci sono al cimitero. A loro, uomini e animali il mio abbraccio.

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