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DAL 1947 IL GIAPPONE a seguito della sconfitta militare e della sua drammatica conclusione nucleare, adottò una costituzione di stampo pacifista. Impero e kamikaze erano pagine chiuse. In realtà da lì è iniziata la grande partita del Giappone che lo ha reso in poco tempo uno dei paesi maggiormente "agguerriti" nella esportazione di prodotti soprattutto tecnologici e meccanici. Questa è una guerra che, se non comporta sfruttamenti vari dei lavoratori, è addirittura auspicabile. Da ieri il Giappone ha deciso di cambiare registro. Dal prossimo anno saranno stanziati fondi per il rinnovato esercito e per la difesa. La scusa ufficiale è l'allarme causato dai test nucleari nordcoreani. Sento qualcuno affermare: "ma se i vicini si armano, cosa possono fare se non armarsi anche loro?". Ma se così fosse, finita la seconda guerra mondiale avrebbero dovuto investire tutte le risorse nella difesa del paese. Invece no. Qualcuno aveva capito che per assicurare lavoro, cibo e prosperità al (suo) popolo, doveva abbandonare gli incubi militari con le relative spese. Troppo semplice? Forse, però il Giappone oggi è una potenza mondiale. Dal prossimo anno il governo ha chiesto alla scuola di insegnare agli alunni l'amore per la propria patria, le radici culturali giapponesi, per essere degni di essere giapponesi. IO MI CHIEDO perchè quando si parla di amore per il proprio paese si intende a scapito delle altre nazioni. Perchè il rispetto per il posto dove si nasce e la sua cultura non passi da scelte sostenibili ambientali ed economiche, prima che dallo sbertucciamento di tutto il resto del mondo. Che ora segna L'OROLOGIO DELLA STORIA?