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Non solo Seeds

Di: Franz Andreani | 07/12/2008
Confesso che l'INIT – il locale romano sulla via Casilina vecchia – mi è sempre piaciuto molto, una specie di garage con un anticamera bar, un palco ad una bella altezza per farti sentire vicino ai musicisti quanto basta, un'acustica accettabile, ma l'altra sera, era il 4 dicembre, mi sono divertito anche per i concerti che vi si sono tenuti.
Gli head liners erano i californiani Seeds con un introverso Sky Saxon a farla da padrone, insieme agli altri cinque componenti della band ancora attiva e in tour. In efgfetti il concerto, molto seguito ed applaudito, si è aperto con la storia di Sky che ha raccontato di quanti chilometri facciano guidando e guidando, guidano, suonano e dormono e poi si riparte, sempre guidando. Un sound che sembra non aver perso lo smalto e la brillantezza di un tempo anche per la strumentazione vista sul palco.
Aprono la serata i The Shadow of Reflection, una band che ha un ottimo piglio anche se – a mio giudizio – ancora non una grande esperienza sul palco.
Ma l'apoteosi si è scatenata nel set degli Illuminati, band di beat cristiano, con un Pierpaolo in splendida forma a benedire e a incitare con gli alleluia. In realtà è tutta la band che funziona alla grande, Tiziano, Stefano e Palermo suonano con precisione ed entusiasmo. Il pubblico laico si è lasciato coinvolgere cantando e ballando. Ad un certo punto è entrato anche Sky che si è prestato ad un duetto notevole di cui potete vedere un filmato sul myspace degli illuminati. Serata molto divertente e seguita; se proprio devo trovare un difetto, ma questo sembra ormai essere un costume delle manifestazioni nella capitale, è l'orario, i Seeds hanno iniziato senza ritardo all'1 e 10 di notte.

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