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Thin White Rope forever.

Di: Gianpaolo Castaldo | 25/11/2008
Li ascoltavo ieri sera, per puro caso. Mi hanno portato indietro di 20 anni, un periodo bellissimo della mia vita. Un gruppo, unico, irripetibile. Temo di non essere stato abbastanza cosciente, all'epoca, per parlarne in radio il più possibile. Sapere poi di aver partecipato all'organizzazione di un paio di loro concerti, compreso il concerto di addio, mi fa stare anche peggio. Non so se i ricordi giocano brutti scherzi, ma tutti noi all'epoca non ci rendemmo conto della potenza rock'n'roll di questa band. Deflagrante, silenziosa, avvolgente, malinconica. "Exploring the axis", "Moonhead", "In the spanish cave", "Sack full of silver" "The Ruby Sea" gli albums, uno più bello dell'altro. "Everybody's been burned" dei Byrds, "Yoo doo right" dei Can tra le cover versions più incredibili di ogni tempo, brani presi da gruppi lontani anni luce dalle attitudini dei TWR, e proprio per questo, forse, belle quanto le originali. "Burn The Flames" di Rocky Erikson forse è quella che più si addice al gruppo. Un live devastante "The One That Got Away", la custodia del cd che usavamo in radio era praticamente distrutta dall'abuso. Gli Ep: "Red Sun", "Bottom Feeders", "Squatter's Right" e la raccolta di lost & found, "Spoor". La pubblicazione di "Hidden Desert, un tributo ai Thin White Rope", forse, anzi sicuramente, mi fa pensare che MAI e poi mai si riuniranno. Il cd è ascoltabile qui: http://www.beodizajn.net/bez/index.php Un cenno di Kyser e Becker sta nella loro presenza (e che presenza!) nel cd dei Graves Brothers Deluxe.. Poi, il nulla.

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