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Massimo Volume, per sempre.

Di: Gianpaolo Castaldo | 13/11/2008
Oggi parliamo di musica, e che musica. Non hanno dischi nuovi da presentare (forse a gennaio si chiuderanno in studio per incidere qualcosa) ma un tour italiano che toccherà la nostra città il prossimo 3 dicembre. I Massimo Volume. Difficile definirli, in due parole. A mio parere, dopo gli Area e Franti, sono stati la più grande novità in ambito rock partorita in Italia. Conobbi Emidio Clementi anni fa all'università, era a Roma per presentare uno dei suoi tanti magnifici libri. Anima pulsante di questa strana formazione, la cui caratteristica erano le trame chitarristiche molto complicate sulle quali si ergeva il PARLATO di un vero poeta, Clementi appunto. Cinque albums tra il 1992 e il 1999, cinque capolavori di rock allucinato e violento, con la chitarra inseguita dal basso e dalla batteria, e su tutto, il lamento, perchè di lamento si tratta, di Emidio. Con lui Egle Sommacal, chitarra e Vittoria Burattini, batteria. A gennaio uscirà un suo un nuovo libro, probabile titolo: "Tremendo forte" (fonte: intervista di Clementi sul sito www.karlporz.com a firma di Daniele Paletta), insomma la vita continua a scorrere come prima, con più maturità e consapevolezza, certo, ma c'era nell'aria questa urgenza di rimetter su una passione giovanile. Chissà quanto dureranno i Massimo Volume, ma il solo risentir suonare nuovamente "Atto definitivo" a me può bastare.

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