Euforia economica
Applausi le borse si rialzano, i governi applaudono, la gente tira un sospiro di sollievo. Dietro a questa euforia si nasconde più di un dubbio. Io provo come al solito a pormi delle domande semplici.
Innanzi tutto, faceva bene Dario Fò ad applaudire la fine del capitalismo, non plaudiva certo le disgrazie dei piccoli risparmiatori, ma raccontava della fine di un epoca, che finisce probabilmente malgrado la ripresa dei mercati. Non è detto che per questo le cose andranno meglio qualcuno ha osato in questi giorni, ha chiamato le decisioni, previste ed attuate domenica dall'Eurogruppo, il socialismo capitalista. Bella, bellissima questa definizione, il collettivismo attuato dai ricchissimi, perché a pagare, sappiatelo, saranno i cittadini, lo stato garantisce ricomprando a prezzi nominalmente alti, la perdita, la differenza la pagano i cittadini attraverso il debito pubblico, debito pubblico che nel caso degli usa si sta trasferendo – sotto forma di fondi di investimento, diciamo così, ai paesi dall'economia reale molto forte: Cina, India, e paesi arabi.
Avremo modo di approfondire.
Uno spiraglio forse ci sarà , se è vero che il governo scellerato e gli interessi di Bush stanno tramontando.