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MANIFESTAZIONI popolari? Tutti, ormai anche chi di destra, siamo scesi "in piazza" almeno una volta. Chi ai beati tempi scolastici, chi anche dopo nonostante o conseguentemente alla maturità personale. Qualche ANNO FA sono tornato a Roma per partecipare alla manifestazione per la pace contro la guerra in Iraq. Milioni di persone che si sommavano a milioni di persone in altre 600 città del mondo. Non ne avevo mai viste tante tutte insieme, diverse e colorate, come erano diversi gli slogan, i canti, le associazioni, i partiti, le bandiere. Tutti pro Saddam? Non diciamo fesserie. Tutti, forse, con almeno un'idea chiara: LA GUERRA NON E' LA SOLUZIONE anzi può diventare l'aggravante. In più il paese non era in guerra. C'erano però palesi segnali di autoritarismi e malgoverni. Tutta quella gente urlava la paura di un mondo dominato da violenze "ingiuste e giuste". Era il 15 febbraio 2003. Mi sembra sia passato molto più tempo. Soprattutto per gli attori principali. Saddam e George W. in primis. Ancora di più per tutti coloro civili e militari che non ci sono più, con tutto ciò che vuol dire per chi rimane. Certo per i civili c'è sofferenza in più: semplicemente stavano vivendo le loro vite, chi neonato, chi no. Vivevano, ed un palazzo crollato, un proiettile, una bomba, hanno spento la luce. Ma TUTTO CAMBIA. Arriva un nuovo croupier e rilancia la pallina. I crediti ed i debiti del vecchio gioco sono stati già rastrellati. IL NUOVO CAPO DEL PENTAGONO R. Gates afferma "l'America non sta vincendo la guerra in Iraq" e poi che "l'andamento non è SODDISFACENTE, che un'eventuale scontro con l'Iran aumenterebbe la conflagrazione regionale dell'area, con la Siria porterebbe a peggiorare le relazioni col mondo arabo". La Storia prima o poi chiede ragione dei nostri errori, questo vale per le piccole come per le grandi scelte, mi chiedo però come si possa andare avanti sapendo che una tua SCELTA ha causato tante vittime. E non parlo solo di George W. ......... http://www.iraqbodycount.org/background_it.php.........http://www.guardian.co.uk/Iraq/Story/0,,1964974,00.html