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Ancora la "guerricciola"

Di: Franz Andreani | 13/08/2008

Ho notato come nel nostro GB anche su questa "guerricciola" come la definiscono i Russi, infondo anche noi che alla guerra non ci crediamo, che la ripudiamo seppure per via della nostra giovane età non la conosciamo, insomma anche noi sotto sotto, ma proprio infondo infondo, abbiamo parteggiato, cercando di spiegare ciò che magari è anche vero, che questa è una bella occasione per i russi di riaffermarsi come potenza militare.
Sotto i nostro occhi si manifesta il brutto degli interventi militari, non credete? Le diplomazie amiche dei supposti aggrediti vanno in giro per il mondo a parlare di diritti umani in Cina, ma solo perché ci sono le olimpiadi, o vanno a raccomandarsi ai russi perché la loro guerra è una reazione spropositata, e a noi tutti deve venirci in mente la seguente frase: ma da che pulpito viene la predica?
Già che i pulpiti non ci piacciono affatto, e neppure le prediche, ma c'è che, per uno come me che la televisione la guarda pochissimo, le immagini dei bombardamenti fanno venire in mente che le guerre le subiscono le persone, e se sei sotto i mortai ti frega poco sapere da che parte sta il tuo paese.
Credo che in Italia si sia persa una cosa importante: la memoria dei nostri genitori e dei nostri nonni della guerra, ce ne hanno parlato forse con troppo pudore, e adesso è un ricordo lontano, che qualcuno in questo vuoto, sta cercando di riempire facendo finta che non sia servita a nulla. Io ne parlo ma, per mia fortuna, non l'ho mai vissuta, non so di cosa si tratti e cerco di evitarla. Prendo  allora una posizione: la difesa della popolazione dalle speculazioni politiche, economiche e personalistiche, mi bastano le immagini alla TV.


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