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3000 militari difendono,da oggi, la sicurezza degli italiani

Di: Franz Andreani | 04/08/2008

   Oggi inizia lo spiegamento di 3000 militari per “ridare sicurezza agli italiani”, così come affermato da una nota del ministro della difesa La Russa. Se andiamo però a vedere le caratteristiche di questo spiegamento di forze, sorge più di qualche dubbio sulle reali intenzioni del governo.
In effetti, a ben vedere la nota diffusa nei giorni scorso dal ministero della difesa, tale spiegamento verrà effettuato da una parte mediante affiancamento alle pattuglie della polizia, un militare deve sempre affiancare un agente di polizia e non può comunque effettuare arresti seppure in flagranza , e dall'altra come presidio in punti sensibili in diverse città italiane. È questa secondo contingente che desta in me le perplessità maggiori, anche se è tutta l'operazione a non piacermi affatto.
Sono stati individuati degli “obiettivi sensibili” a cosa non è chiaro, diciamo sensibili alla paura delle persone, all'opinione pubblica; il cittadino si aspetterebbe che il controllo venisse operato nei quartieri dove la microcriminalità desta “allarme sociale”, pattuglie pronte a vigilare sulla sicurezza delle vacanze o delle città, o fuori dalle discoteche e sulle strade, luoghi ove il crimine andrebbe battuto. E invece il ministero assicura che gli obiettivi da proteggere sono le ambasciate.
Ma scusate, non sentite anche voi odore di colpo di stato? Lo dico senza mezzi termini e non è una provocazione, ma dopo che l'ho detto devo anche fare delle considerazioni.
Perchè un'azione di forza quando questo governo domina in ogni fronte costringendo al silenzio un opposizione impegnata da una parte a fare prove di dialogo e dall'altra a spaccarsi sulla quantità di rinascita comunista presente nell'uno o nell'altro schieramento? Un'azione del genere dovrebbe ricevere una sorta di appoggio internazionale – seppur non dichiarato – ma pur non essendo un esperto, non mi pare di vedere volontà occulte o aperture del nostro paese che, come in passato, possano essere combattute sul nascere da salvatori della patria. Insomma manca un movente plausibile magari soltanto una buona ragione. E allora, ripeto, perché spiegamenti davanti alle ambasciate?
Ragionevolmente potremo concludere che il colpo di stato non si farà. L'azione di questo governo si sta rivelando in tutta la sua inconsistenza e in tutto il suo clamore mediatico. È bastato togliere l?ICI dal carnet delle tasse, che gli italiani sono convinti di pagarne meno, basta dire che si risolverà il problema Alitalia perché noi ci si creda al riparo delle grandi ali patriottiche, basta dire che Napoli parteciperà al concorso per le città più pulite del mondo, perché si creda che non esiste un problema di gestione dei rifiuti, e allora, forse, in uua logica di ingenua stupidità come minimo, o di calcolo politico-mediatico, si decide uno spiegamento di forze visibile che dia la sensazione di sicurezza, che faccia in modo che sembrino sempre gli altri ad avere problemi non noi, se non nella peggiore delle ipotesi, la prova di forza di una parte della maggioranza nei confronti di un'altra


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