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Ci torno su, glielo dobbiamo...

Di: Gianpaolo Castaldo | 10/06/2008

Lo so, posso sembrare patetico, ma questa storia è anche la nostra storia. E non c'è futuro, senza il passato. Tra l'altro, in Italia si sta muovendo un'onda gigantesca di disapprovazione nei confronti della "proprietà" che nessuno, neanche quelli di rockfm, si aspettavano. Questi ragazzi stanno commuovendo il mondo della radio e dello spettacolo, hanno quotidianamente cenni di solidarietà anche e sopratutto da ambienti che con la radio c'entrano poco. In più, hanno aperto una community che invito tutti a visitare e che si apre così: "Dallo scorso 19 marzo, giorno in cui abbiamo comunicato al microfono che l'Editore di RockFM ha deciso di chiudere la radio, ci stanno giungendo migliaia di messaggi. Un'incredibile quantità di dimostrazioni di affetto e solidarietà, messaggi di protesta, carichi di rabbia, di speranza, a volte persino di disperazione, da parte di ascoltatori increduli, che vogliono dire la propria su una chiusura da tutti ritenuta ingiusta. Qualcuno ci ha fatto notare di aver percepito una certa rassegnazione nella nostra voce. Riteniamo a questo punto doveroso spiegare il nostro punto di vista in merito ad una vicenda che, oltre a colpire noi in prima persona, è riuscita a generare un così ampio coro di voci indignate.RockFM è una radio libera, libera in maniera totale, libera perché non sostenuta da alcuna motivazione economica. Una radio che non ha mai imposto ai propri collaboratori paletti editoriali, men che meno di natura commerciale. In questo senso è difficile capire persino quali motivazioni economiche abbiano mosso l'Editore nel volerla mantenere in piedi.
Questo aspetto, storicamente, è sempre stato non considerato dalla Proprietà, o gestito in maniera inadeguata, per disinteresse, ragioni poco chiare o mancanza di competenza nel contesto specifico del rock e della realtà locale della radio. E' questo il clima in cui tutti noi abbiamo lavorato, in completa autonomia, con lo scopo di valorizzare uno strumento ritenuto di poco valore dall'Editore, vecchio e nuovo. Per quanto ci riguarda, il nostro obiettivo è stato proprio quello di edificare, giorno dopo giorno una realtà radiofonica che potesse innestare fiducia nella Proprietà, dimostrandole le sue potenzialità commerciali, e sull'altro fronte un prezioso strumento d'informazione, di cultura, e un intelligente e divertente compagno di vita per gli ascoltatori. Con il primo non ce l'abbiamo fatta. Il secondo obiettivo è stato invece raggiunto con grande successo. Il rispetto degli addetti ai lavori, critici, giornalisti, esperti e soprattutto l'amore del pubblico verso RockFM sono lì a dimostrarlo. Il grado di affezione che gli ascoltatori nutrono per noi è qualcosa di inspiegabile. Incomprensibile. Soprattutto per chi si affida esclusivamente alle regole del marketing per costruire una radio. E' sconforto, non rassegnazione. Dal nostro punto di vista, abbiamo sempre avuto la consapevolezza che senza la volontà dell'Editore di rendere economicamente produttiva questa struttura, le prospettive di crescita e sopravvivenza del progetto sarebbero state impossibili. Questo, particolarmente, ci fa ritenere ingiusta la chiusura. I dati di ascolto ufficiali (Audiradio), parlano chiaro. Con l'esiguo numero di frequenze a nostra disposizione e con la totale assenza di promozione, RockFM stava compiendo un vero e proprio miracolo. Dal marzo 2007, mese in cui è stato lanciato il nuovo format di radio 'Classic Rock', la nostra emittente in meno di un anno ha raddoppiato gli ascolti, toccando quota 170.000. Lo ripetiamo ancora, perché sia chiaro: il risultato è stato raggiunto con lo stesso numero di frequenze e senza alcun supporto promozionale. Solo la forza di spirito, la professionalità, la determinazione, la preparazione e la Passione dei DJ, che hanno aggiunto ulteriore energia sperando di vedere concretizzata l'ipotesi di diventare network nazionale, ha portato RockFM a quel risultato. Ringraziamo di cuore tutti coloro che, spontaneamente, in questo periodo ci stanno sostenendo, con iniziative, petizioni, proponendo addirittura sottoscrizioni e raccolte di denaro. Il 16 aprile abbiamo effettuato un collegamento telefonico dagli USA con i KISS, primo prestigioso nome di una lunga serie di ospiti italiani e internazionali che hanno deciso di dimostrarci amicizia e solidarietà con un semplice saluto o con la loro presenza nei "nostri" studi per vere e proprie esibizioni in diretta, che si concentreranno nella settimana dal 26 al 30 maggio. Le trasmissioni prodotte dal nostro Staff termineranno dopo una diretta di 24 ore, sabato 31 maggio alle ore 18.00". Io sto con loro.


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