Cerca tra i 5457 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Riflessioni

Di: Gianni Ciaccio | 02/06/2008

Il nostro ascoltatore Maurizio Nagni ci scrive. Ringraziamo e pubblichiamo:

Cara redazione,

Vi riporto qui sotto un il testo per un possible blog. E’ la risposta di Giulietto chiesa ad un sostenitore del progetto “Canale ZERO”. Spero che questa piccola partecipazione alla redazione vi sia gradita e che magari possa essere solo la prima. Ciao e grazie per il vostro lavoro.

Nel rispondere ad una lettera di un sostenitore del progetto Canale Zero, Giulietto Chiesa espone una sua riflessione sul perche’ l’appello all’unita’ pubblicato sul sito www.comunistiuniti.it sia un inutile ma sopratutto meccanico tentativo di movimento politico. E’ forse qui la piu’ grande difficolta’ che troviamo oggi nel formare un pensiero politico solido; bisogna lasciare, ma non dimenticare, le idee e le terre conosciute, ma ormai sterili, per intraprendere un viaggio in alto mare e questo, chiaramente, con tutte le paure e i rischi che comporta ma anche e sopratutto con l’impegno, l’esperienza e il contributo personale alla causa comune. Qui trovate il testo completo della corrispondenza.

[..] ho già risposto più volte [all’appello sul sito comunistiitaliani ndr]. La risposta è negativa. Non si può più unificare niente sotto la falce e martello. La sinistra si è screditata. Io sono comunista da quando faccio politica. Comunista italiano, gramsciano. Ma non sono cieco e sordo. La storia ha creato una onda di ripulsa che non potrà essere fermata dalla buona (ma anche ottusa)volontà di minoranze ormai esigue. Ripartire testardamente da quella trincea, ormai sbrecciata significa essere sconfitti prima ancora di cominciare. E' un questione di elementare realismo. Il che non significa che ciascuno debba rinunciare alle sue idee. Significa che deve sapere che quelle idee non possono fare breccia nei milioni.

E, in secondo luogo, la seconda domanda è: ma davvero si dovrebbe cominciare da lì? Ci serve? E' indispensabile? Io penso che la crisi del capitalismo globalizzato abbia ormai superato, per ampiezza e profondità strutturale, i confini del marxismo. L'umanità è minacciata. Il che significa che non sono solo i poveri del pianeta a dover temere per la loro sorte, ma anche i lavoratori più ricchi del nord del mondo, e perfino i residui dei ceti medi, e perfino quelli che hanno votato Berlusconi.

Io so che questo discorso può essere compreso da molti che non sono mai stati di sinistra e che, anzi, odiano la sinistra. Posso propormi di farmeli alleati su questi temi? Io penso di sì, ma sarei decisamente cretino se gli imponessi di diventare di sinistra come condizione per venire con me. Mi manderebbero (giustamente) a quel paese.

Non ho nessuna necessità di delimitare l'arco dei miei potenziali alleati. Il discorso del Bene Comune è un discorso di tutti e va fatto a tutti. E il discorso più radicale, più rivoluzionario che si possa fare in questa epoca che prelude alla tempesta. L'appello all'unità dei comunisti è la prova definitiva che i partiti che si richiamano al comunismo hanno perduto ogni capacità di guida delle masse. Purtroppo per loro e anche per noi, perchè adesso faranno altri guasti, oltre a quelli che hanno già fatto.
Giulietto Chiesa

 

 


Condividi

     

Commenta

ULTIMI POST