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L'aborto...clandestino.

Di: Gianpaolo Castaldo | 08/04/2008

Anche per quest'anno, lo Stato italiano (noi) devolverà (devolveremo) un bel pò di soldini al mitico Giulianone attraverso la sua fanzine denominata Il Foglio. Un milione e mezzo di euro, per essere precisi. E così, il maggior sponsor di Bush per la guerra in Iraq se ne va in giro per l'Italietta nostra a far comizi contro la Legge 194, una Legge dello Stato. Qui trovate il link a TRE sue celebri frasi pronunciate in tempi non sospetti: http://www.beppegrillo.it/2008/04/giuliano_lapros/index.html e, su Wikipedia, l'inizio della sua carriera politica: "Figlio del senatore comunista Maurizio Ferrara (per molto tempo segretario particolare di Palmiro Togliatti e poi direttore de L'Unità), si avvicinò alla politica da contestatore "sessantottino" (partecipò infatti agli scontri di Valle Giulia, primo atto della contestazione studentesca italiana). In questo periodo ebbe anche un'esperienza nel mondo dello spettacolo, come corista nella prima opera realizzata in Italia, Tin Pan Alley di Tito Schipa Junior (su musiche di Bob Dylan). Nel 1973 diventò "responsabile fabbriche" del Partito Comunista Italiano a Torino, e scrisse sul quindicinale Nuova società. In seguito diventò capogruppo del partito sempre a Torino, a fianco di Piero Fassino. Nel 1983 abbandonò il PCI per protesta contro la decisione del partito di non dedicare un concerto alle vittime del massacro di Sabra e Shatila. Iniziò a lavorare a L'espresso, occupandosi, spesso in modo critico, del suo ex-partito. Si avvicina in questo periodo alle posizioni dell'allora Presidente del Consiglio e segretario del Partito Socialista Italiano Bettino Craxi. Per oggi, basta così.

 


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