Il FIL ( Felicità Interna Lorda)
è un concetto nato nel 1972 dal giovane re del Buthan Jigme Singye Wangchuk. Fu
preso subito per pazzo o sognatore anche perché osò dire che il suo FIL era più
importante del PIL (Prodotto Interno Lordo).
Da allora, nel paese himalayano
di 800mila abitanti, il governo ha lavorato con alti e bassi alla realizzazione
dell’idea portando la speranza locale di vita da 46 a 66 anni. Ha migliorato il
sistema educativo e sanitario trovando i fondi con la vendita della sua energia
idroelettrica all’India.
Il Dalai Lama è un convinto
sostenitore del FIL: “«Come buddhista, sono convinto che il fine della
nostra vita è quello di superare la sofferenza e di raggiungere la felicità .
Per felicità però non intendo solamente il piacere effimero che deriva
esclusivamente dai piaceri materiali.â€
Quattro anni prima, nel 1968, in un
discorso tenuto all’Università del Kansas il 18 marzo, Robert Kennedy
dichiarava"Non troveremo mai
un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero
perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni
terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né
i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle
sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade
dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le
prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che
valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce
con la produzione
di napalm, missili e
testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione
della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per
sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si
ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non
tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualitÃ
della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la
bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza
del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei
rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro
coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra
compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere
Americani."
Tre mesi dopo fu assassinato.
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