“Ecco quel che ne pensiamo dell’integrazioneâ€.
Con queste parole termina il video
girato a Settembre 2007 da quattro giovani bianchi razzisti
sudafricani. Studenti ed ex studenti della University of the Free
State.
Era il 1994 quando il Sud Africa dichiarava chiusa l’epoca
dell’apartheid. Mandela saliva al potere dopo gran parte della propria
vita passata in cella. Nessuno pensava che sarebbero state rose e
fiori. La storia insegnava che decenni di indottrinamento non si
cancellano in un colpo, e così fu. E, per qualcuno, è ancora oggi.
Il
portavoce dell’università Fisher ha affermato che appena a conoscenza
del video, sono iniziate procedure interne che hanno permesso di
identificare i protagonisti. Due, come detto, avevano terminato gli
studi. I due ancora interni sono stati allontanati. Tutto qui? Così
sembra.
Così come sembra che l’atto sia in risposta ad aiuti statali
volti ad una reale integrazione degli studenti neri nelle scuole.
Infatti, 14 anni dopo il ’94, i campus sono ancora divisi in zone per
neri ed altre per bianchi. Insomma, la cultura del rispetto reciproco è
ancora di là da venire.
Sul video
c’è poco da dire. Quando dei ragazzi pensano di poter umiliare delle
persone anziane, presumibilmente operai del campus, con tristi
esibizioni di balli, corse e giochi dopo averli fatti ubriacare,
obbligandole poi a mangiare in ginocchio schifezze immerse nell’urina e
via di nefandezza in nefandezza, l’umanità si scontra di nuovo con
l’autodistruzione.
Questo il servizio in spagnolo ed in inglese della CNN.
Credo
che il nostro disgusto sia sempre poco rispetto a questi accaduti.
Perciò, se mai queste righe arrivassero a chi vive od ha vissuto in Sud
Africa, vorrei commenti di prima mano.
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