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Supermercati Biodiversità e Leggi Idiote

Di: Gianni Ciaccio | 08/02/2008

Qui in Sabina chi volesse tutelare un bene storico tradizionale per questa terre come l'olio e quindi gli olivi, con  tutto il lavoro necessario alla loro coltivazione, si troverebbe di fronte a decisioni di amministrazioni comunali,  leggi provinciali e regionali, quanto meno contradditorie. Campagne eletttorali basate sulla tutela del territorio e poi leggi che ostacolano in tutto od in parte la nascita e lo sviluppo di realtà agricole. Ci sto, almeno non da solo, sbattendo le corna da qualche tempo. Mi è appena arrivata una mail a proposito di una analoga situazione grave in Francia. Là c'è un'associazione chiamata Kokopelli (simpatica già nel nome) che svolge una piccola enorme funzione di salvaguardia della biodiversità. Cerca e diffonde antiche varietà di semi, non più trovabili in commercio, affinché non vadano perdute e con esse i loro sapori e  caratteristiche. Ha recuperato 2500 tipi di semi, il che già non è semplice. Posso affermare anzi che è meritorio dato che i semi, se non riprodotti ed usati, vanno irrimediabilmente persi nel giro di pochi anni. Negli Usa alcune tipologie di piante hanno perso in pochi decenni dal 75 al 95 per cento di varietà.Kokopelli è stata chiamata in causa da una grande ditta sementiera, la Baumax, ed ha perso. 35000 euro di multa perché i suoi semi non sono  iscritti ai registri europei delle varietà ammesse alla vendita. La scelta europea sembra verso l'omologazione e la perdita delle nostre radici. Noi che ricerchiamo e sosteniamo la biodiversità, ci dobbiamo considerare fuorilegge? Mais peut-être faut-il lancer un appel : aux semences, citoyens !
http://www.biodiversita.info:80/modules/weblog0/details.php?blog_id=94
http://www.kokopelli.asso.fr/proces-kokopelli/gnis-fnpsp6.html

 


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