Immigrati ed eroi.

Dice il Dalai Lama: " Le nostre vite si spogliano di significato quando perdiamo i valori di etica e giustizia. Abbiamo tutti un medesimo diritto a perseguire la ricerca della felicità; nessuno vuole dolore e sofferenza. Eppure, giustizia ed uguaglianza sono principi strettamente umani. Non dovremmo sacrificare questi valori andando all'inseguimento del potere  o della ricchezza materiale. Al contrario, dovremmo adoperarlo per servire gli interessi altrui. Perché ciò accada, tuttavia, abbiamo bisogno che le nostre radici siano solidamente ancorate all'etica. Se non siamo guidati da un senso di etica e moralità, le nostre azioni tenderanno a perseguire il nostro solo tornaconto personale, a discapito di quello altrui. Un simile atteggiamento è l'ostacolo maggiore che si frappone alla causa della giustizia e dell'uguaglianza."

Ciò era dovuto per ricordare il sacrificio di tanti monaci a "Burma" in queste ore, dove, con il popolo, stanno rischiando la vita per ottenere libertà e giustizia.

Di libertà e giustizia abbiamo parlato con Hamed Bha, senegalese, mediatore culturale ed educatore che vive a Milano. L'incontro nasce da una notizia, poche righe, letta ieri ed ascoltata al TG1. Due giovani senegalesi irregolari, ambulanti presso un supermarket, sventano una rapina di un ventenne italiano che, coltello alla mano, aveva appena svaligiato le casse del negozio. Il primo pensiero cattivo che ho avuto è stato "adesso li cacceranno via, come ringraziamento". I carabinieri sembra abbiano richiesto un permesso premio per i due. Il signor Bha ci ha intrigato con una ricca e fluida conversazione nella quale ha espresso le sue verità, le sue perplessità e le sue domande sull'integrazione culturale in Italia degli immigrati. Dieci minuti che vi invito a scaricare e commentare.

Ci sono momenti in cui il futuro, spesso sempre dietro l'angolo, non può più aspettare.