Ben trovati, Radiorockers!
Ho dovuto io stesso contare gli anni con le dita delle mani: 2006, 2007, 2008, per verificare quanto fosse vero quello che era scritto ieri sull’home page della nostra radio, e non ci sono dubbi, sono nove stagioni di musica e contenuti su www.radiorock.to.
Scontato se vi dico che mi sembra impossibile, ma potete crederci. Impossibile perché non potevo immaginare che il modello di ascolto della musica potesse diventare così fortemente internet-centrico, tanto da superare la nostra stessa idea di podcast. Noi infatti, come ben sapete, partiamo con in mente la Radio, quella che parla e propone, una radio senza diretta ma che si aggiorna costantemente attraverso le news, il blog ma soprattutto le sue trasmissioni. Questa radio la concentriamo nel podcast, nella conduzione musicale quotidiana.
Ricordo che il 19 giugno del 2006 quando Gianpaolo Castaldo andò in onda per la prima volta, la nostra era poco più che una prova. Avevamo previsto un podcast ogni 4 giorni, la rete non era ancora sbarcata a pieno titolo sui dispositivi mobili, io a casa avevo ancora una connessione satellitare che funzionava a malapena come flusso in download, ma per l’upload dovevi votarti a riti scaramantici. Ma la musica soprattutto era ancora un bene che chi voleva, acquistava, o meglio si acquistava un brano, un disco, ora no, tutto questo è già un ricordo, si acquista un servizio musicale, un’intera discoteca, più o meno fornita e interessante va detto, un “repertorio” per dirla come aveva preconizzato tanti anni fa il nostro Marco Artico. Sul discorso della fruizione musicale ci tornerò, perché è un discorso che mi appassiona e che svela quanta provincialità e quanto desiderio di omologazione ci sia nelle menti di chi, in Italia, si occupa di musica.
Oggi, primo blog della nuova stagione, voglio solo mantenere un approccio romantico ed autoreferenziale, voglio parlare di quanto ci piaccia fare quello che facciamo, un gusto che ci ha fatto ritrovare attorno ad un tavolo, a mangiare ovviamente, a scherzare ed a raccontarci di musica e di vita, cose che spesso collimano in maniera impressionante, come se fossimo una banda di pischelli alle prese con una nuova passione. E di anni in radio ne sono passati più di 9, ma la passione è sempre quella, il rispetto per la radio e per chi la ascolta è rimasto immutato.
A proposito del sito non ci sono novità almeno per ora, perché stiamo cercando di attuare la nostra piccola rivoluzione che ci dia una veste nuova e che metta in risalto il lavoro che facciamo che resterà tale e quale, ma che ha bisogno assoluto di essere veicolato in un modo meno ambiguo. Vorremmo arrivare a far sì che sia più chiaro che il nostro progetto è una cosa diversa, i podcast non sono registrazioni di programmi live, non blateriamo a dismisura sulla musica ma non dimenticano che la musica è ritmo, non siamo i santoni della conoscenza artistica, ma persone che mettono la loro passione al servizio di chi ascolta, capaci di incuriosire più che di insegnare, consapevoli del fatto che una radio che si fa su internet è uno strumento derivato della rete e con essa deve integrarsi e non soltanto trovare in essa una piattaforma software.
Ci piacciono insomma gli ascoltatori che abbiamo, curiosi, attenti e partecipi, e come tutti, ne vorremmo di altri, ma con queste peculiarità. L’interazione con chi ci ascolta è il senso profondo del nostro progetto che va avanti da nove stagioni sul web ma ha radici ben più profonde. Esso ha sempre messo al centro la distensione che c’è tra i mezzi, l’fm o il web, ed il fine, fare il nostro mestiere che è quello di andare con voi gioiosamente a spasso attraverso la musica e le nostre passioni. Il sito, dunque, deve rendere al meglio la nostra idea, deve mettere con chiarezza le nostre carte nel grande tavolo della comunicazione.
Dal punto di vista delle trasmissioni abbiamo date una sistemata al nostro calendario di podcast giornalieri, e daremo una rinforzata alle nostre rubriche dando a loro una frequenza maggiore, con il ritorno di “Prova d’orchestra” e ben due novità sul fronte dei nostri “Droni e Bordoni”.
Il vostro sostegno anche, attraverso le donazioni via Paypal, serve a perseguire questo scopo, a far capire che nella diversità c’è una possibilità di riscatto culturale che può tradursi anche in miglioramenti per la società. Certo non abbiamo l’ambizione di cambiare il mondo e neppure il nostro Paese, ma siamo convinti che qualcosa di concreto debba essere fatta, e noi, sapendo dare questo contributo, continuiamo imperterriti e festeggiamo la nostra nona stagione.
Buon divertimento a tutti, voi e noi.