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Sabato 7 luglio 2007, Live Ear

Di: Gianni Ciaccio | 06/07/2007

SABATO 7 LUGLIO 2007. "LIVE EARTH". Unappuntamento importante per portare alla luce ed agli occhi di un gran numero di persone, giovani sopratutto, la situazione attuale del nostro pianeta dal punto di vista ambientale.

Dati e numeri molto preoccupanti girano ormai da parecchi anni per pochi intimi,  tanto che ho avuto spesso l'impressione che parlare di salubrità, inquinamento e produzioni industriali con l'occhio rivolto alla salvaguardia del nostro ecosistema, fosse interpretato da fuori come un gioco un po' snob di chi non ha altro di più serio da pensare. Alla fine, ma speriamo che non sia già la Fine, queste preoccupazioni vengono girate al grande pubblico che, come nel miglior teatro d'avanguardia, è anche il protagonista attivo e passivo di tanto disastro. Tra i paladini di questa nuova crociata c'è Al Gore ex vice presidente USA. Questo un suo interessante articolo in italiano. Poi, per gli anglofoni o quasi, c'è il sito ufficiale dell'evento. Insomma modi e maniere per arrivare alle informazioni, ammesso il nostro interesse, ce ne sono. In fondo si parla del nostro pianeta, della nostra vita e, se proprio siamo di coccio, dei nostri figli.

Non voglio quindi dare numeri, accessibilissimi altrove, ma vi voglio raccontare cosa mi è successo stanotte intorno alle 3. Era già la seconda volta che il piccolo Paolo di quasi quattro anni si svegliava e mi chiamava. Lamentava un dolore al piede. Storia non nuova, dicono dolori di crescita(!). Quell'oretta e mezza, tra una sveglia e l'altra, mi ha rimesso di fronte ad un grande ed affascinante mistero: il sonno. E' per me illuminante vedere i bambini che dormono, non che sia diverso per gli adulti, ma il pensiero mi è venuto con i bimbi. Come se per determinate ore noi ci spegnessimo per ricaricarci, come un qualsiasi telefono od oggetto a batteria. Non abbiamo bisogno solo di cibo ed acqua, di socialità ed interessi, dobbiamo dormire. Ma, non contenti, viviamo un'ulteriore vita durante il sonno, una vita che spesso non riusciamo o possiamo ricordare da svegli, forse addirittura più interessante di quella diurna. Vedere i bambini che dormono è emozionante perchè vedi te stesso, la vita umana stessa, che , spenta, si ricarica per il nuovo giorno. E guai se  mancano quelle ore, diventano irascibili, piangono per niente. La Natura impone le sue regole.

Il nostro pianeta è quei bambini, siamo noi, segue le nostre stesse regole. Negli ultimi anni, diciamo dalla rivoluzione industriale, non ha più goduto di un buon sonno. Non riesce più a ricaricarsi, preso com'è dai nostri fervori. Lo abbiamo spremuto ben bene. Stiamo riempiendolo di anidride carbonica ed immondizie varie. Proviamo a fermarci un attimo, a riconvertire le nostre esigenze in senso sostenibile. Facciamolo riposare e scopriremo quanto può essere bello vederlo dormire in pace, per ricaricarsi ancora ed ancora.


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