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Karoly Kerényi: Gli dei e gli eroi della Grecia

Di: Marcello Berlich | 19/10/2012
I miti greci: considerando che tutto - vabbè, non esageriamo - gran parte di ciò che ci riguarda, diciamo, è nato da lì, forse è il caso di tornarci, ogni tanto. Sarebbe forse troppo lungo, elencare quanto delle nostre vite quotidiane rimandi ai miti dell'antica Grecia; o quanto questi più o meno ci accompagnino, ritornano periodicamente, nel corso della vita, si tratti delle leggende eroiche che sentiamo narrare quando siamo ragazzini, o le tragedie greche che ci troviamo a studiare, o semplicemente a guardare a teatro in età più avanzata, senza contare l'innumerevole elenco di opere d'arte d'ispirazione mitologica che possiamo ammirare nei musei.
Ce lo dimentichiamo, qualche volta (anzi, spesso), ma tutta la nostra 'cultura' (o almeno una bella fetta) viene da lì.
Alcuni magari davanti a certi racconti sentiranno una lieve sensazione di 'disagio', derivante da ricordi non proprio edificanti di ore passate a tradurre versioni al Liceo Classico. Gli appassionati di narrativa supereroistica (e non solo) non potranno fare a meno di notare come le radici di certi 'luoghi comuni', di certi 'moduli narrativi' siano lì... Senza dimenticare la profonda umanità di certe storie, perché poi alla fine tutto si risolve in storie di corna, di dei che non riescono a placare la loro libido, di dispetti, ripicche, vendette e infanticidi.
Illustri filosofi e letterati potranno andare oltre ed elencare decine di ragioni per cui ogni tanto, i miti greci è bene rileggerseli. Karoly Kerényi all'argomento dedicò una vita: in effetti, questo volume, che raccoglie i due saggi più famosi, risale a inizio anni '60 (Kerényi stesso è mancato nel 1973): una raccolta 'filologica' dei miti greci, da quelli della nascita dell'Universo, passando per la genealogia degli dei, arrivando alle gesta degli eroi.
Gli amori di Zeus, Poseidone, Ade; le gesta di Cadmo e Perseo, le fatiche di Eracle, Teseo e Giasone; le maledizioni di Edipo e di Agamennone. I prototipi di tante altre storie e avventure venute dopo, che ancora oggi possiamo ritrovare non appena mettiamo piede in un cinema, ambientate in una Grecia mitica e quasi soprannaturale, così lontana da quella di oggi. Vicende che si incrociano in continuazione, legami parentali che al confronto una qualsiasi opera impallidisce, il tutto in un affresco affascinante e avvincente. E, per inciso, magari a leggere queste storie, e a pensare che sono nate lì, forse si potrebbe anche ragionare sul fatto che non di può guardare solo il debito estero 'economico', ma pure quello 'culturale', è a ben vedere, la Grecia sotto questo profilo è ampiamente in credito nei confronti di tutto il mondo occidentale.

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