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MARK MILLAR - LEINIL YU: SUPERIOR

Di: Marcello Berlich | 30/09/2012
Simon ha dodici anni e probabilmente sarebbe diventato un ottimo giocatore di basket, se non fosse stato colpito dalla sclerosi multipla; Simon si muove, a fatica, con le stampelle, ha una famiglia che gli vuole bene e amici che riescono a stargli vicino.
Simon sa benissimo che la sua vita presto sarà destinata a cambiare, a causa della malattia che progressivamente lo isolerà sempre più dal resto del mondo.
Simon una sera riceve la visita di una scimmia parlante vestita da astronauta, che gli consente di avverare il suo più grande desiderio. Ed ecco che Simon si ritrova trasformato in Superior, un supereroe dei tempi della 'Golden Age', senza macchia e senza paura, volto solo al bene, protagonista anche di una fortunata serie di film, ma ormai prossimo ad essere dimenticato, in tempi moderni che non sono più adatti a superuomini 'candidi e puri', ma in cui a un qualsiasi superpotere deve corrispondere un qualche tipo di disagio psichico o mentale.
Così, mentre i suoi genitori non si capacitano della sua improvvisa scomparsa, Simon-Superior se ne va in giro per il mondo a scongiurare disastri di varia specie, a sgominare i talebani in Afghanistan e a portare aiuti umanitari in Africa, prendendosi anche la soddisfazione di sfidare, da solo, i Miami Heat e infliggergli una sconfitta umiliante, in tutto questo trovando anche il tempo di intrecciare un abbozzo di 'relazione' con un'avvenente giornalista in cerca di gloria.
Fino a quando, dopo una settimana, la misteriosa scimmia spaziale si ripresenta, svelando le sue reali intenzioni e mettendolo di fronte alla classica scelta: ti tieni i poteri, mi dai la tua anima e davanti alla rinuncia di Simon, decide di ricorrere ad altri 'mezzi' per fargli cambiare idea...
Il Mark Millar che non ti aspetti: l'autore che forse più di ogni altro negli ultimi dieci anni ha saputo dare nuova linfa e orizzonti al fumetto supereroistico, prima con la sua personale lettura degli eroi della Marvel in lavori come Civil War o Ultimates, poi offrendo al pubblico le sue personali creazioni, dall'adolescente aspirante giustiziere di Kick - Ass, fino al supercattivo Nemesis, offre con Superior una storia d'altri tempi, con al centro un personaggio luminoso, privo delle ombre che quasi sempre caratterizzano i supereroi dell'epoca moderna.
Millar guarda indietro, ai fumetti degli anni '30: semplici, lineari e senza complicazioni, omaggiando nel contempo il Superman cinematografico di Christopher Reeve. Il tema della disabilità tra l'altro ha caratterizzato fin dall'inizio quest'opera: basti pensare che lo stesso Millar ha lanciato un'asta online i cui vincitori hanno dato il prorpio nome ai protagonisti, il ricavato dato in beneficienza proprio ad associazioni a sostegno dei disabili.
Una storia semplice, all'insegna dei buoni sentimenti, che certo regala la sua buona dose di thrilling, risolta alla fine con la classica 'via d'uscita dialettica dal patto col diavolo' e che a fianco della trama principale ci regala alcuni personaggi che si faranno ricordare, come la giornalista spregiudicata e tutta d'un pezzo dal passato doloroso o l'attore che interpretava Superior sugli schermi che vede improvvisamente il proprio personaggio vivere di vita propria
Lavoro impreziosito dai disegni di Leinil Yu, che ancora una volta si afferma come una delle migliori 'matite' sulla piazza, con uno stile sempre riconoscibilissimo.

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