Ben Zabo

Segou è una regione che si trova nella zona centrale dello stato del Mali. Una area geografica che con il fiume Niger che le passa attraverso, lentamente vede il proprio suolo divenire sempre più sabbioso. Fino a che si giunge ai margini del grande Sahara. Spazi e dimensioni sono enormi e la capitale Bamako, è davvero lontana. Camminare in quelle terre, con magari ore ed ore davanti a sé prima di incontrare una città degna di questo nome, dona un rapporto forte col senso del tempo. Quando lo spazio e le dimensioni del cielo ti sovrastano, devi avere un rapporto col fluire di ore e minuti che scorra chiaro e definito. Pena essere schiacciati da ansie e paure. Tieni il tempo e cammina regolarmente. Conta i tuoi spostamenti in giornate e non in chilometri. Insomma, la solita meravigliosa storia dell'Africa subsahariana, che tanto affascina gli europei. Magari i nativi di li son meno entusiasti, per ovvi motivi. Ma il senso del tempo che hanno, forse arriva proprio da questo rapporto con le dimensioni, anche cronologiche, della natura che li circonda. Accade quindi che Arona Moussa Coulibaly, classe '78, oltre ad essere un pregevole cantante e chiatarrista, abbia il senso del tempo particolarmente sviluppato. Nick name Ben Zabo, album omonimo, prodotto dalla Glitterhouse Records. Sette le incisioni che sanno di storie afrobeat alla Fela & Femi Kuti. Ascoltando attentamente escono poi fuori i vari maestri di ngoni e chitarre che Zabo avrà incontrato nella sua vita, dando quella tipica attitudine bluesy di quelle parti. Che non dimentichiamo, è musica maliana. Fila come un treno questo disco, grazie anche alla produzione ed onnipresenza di Chris Eckman, che qui si esibisce anche all'organo. Un'altra stella d'Africa, Ben Zabo. Che ha un senso del tempo fantastico. E ti fa battere il piede in modo incessante durante tutto l'ascolto. Ascoltate: “Bwa Iri”.