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Supernaturale

Di: DJ Moostash | 28/01/2012
“Ho immaginato Modugno suonato da The Black Keys”: così Luca Gemma presenta questo quarto episodio della sua carriera solista, che segue la fortunata avventura nei Rossomaltese con Pacifico.

In effetti, in questo disco Luca riesce come non mai a fondere le sue due anime musicali: il cantautore di talento, raffinato, ed il blues-rocker caldo e ruvido.
Un pugno di belle canzoni, portate nello studio di Paolo Iafelice con una rocciosa sezione ritmica (Nik Taccori, batterista di Sananda Maitreya, ed Andrea Viti, ex bassista di Karma e Afterhours) ed una serie di ospiti di valore: Pasquale Defina (Atleticodefina) per alcune chitarre elettriche, Patrizia Laquidara e la sua voce e Mattia Boschi (Marta sui tubi) e il suo violoncello in “Il cielo sopra di te”, Roberto Romano (ex Rossomaltese con Luca, ora collaboratore dei Baustelle) per i fiati, Vittorio Cosma (produttore e pianista) nel suo studio per un piano wurlitzer e un organo ed infine Gaetano Cappa (Istituto Barlumen) per ukulele e altri strumenti su “Venne l'estate”.

La calda voce di Luca, le chitarre sporche, la ritmica molto black & roots e gli interventi preziosi di tutti gli amici ospiti per un disco che nelle intenzioni dell'autore è “primitivo, nudo, sporco ma con grazia, elegante, blu, elettrico e naturale”. Come se canzoni di Modugno o del primo Bennato fossero suonate da The Black Keys o dalla band di Paul Weller.
Nei testi l'amarezza e l'incazzatura per quello che Luca vede intorno a sé, soprattutto in Italia, sono il punto di partenza: “Ho cercato di fare un disco primitivo e sporco a patto che dentro ci fosse un po' di grazia e molta naturalezza – dichiara Luca -. Ho odiato la politica e anche l'Italia. Allora ho guardato la natura, le stagioni, ho cercato la bellezza, il senso di libertà, le note blu. Ho scritto tutto all'alba dentro casa. Poi in studio, con Paolo Iafelice, ho invitato un po' di musicisti che mi piacciono a dire la loro. E' venuto fuori Supernaturale.”

Un disco che vi consiglio caldamente, per un artista che continuando un percorso molto sincero ed onesto ci regala un piccolo gioiello di pop-rock, di quelli che se venissero da oltremanica farebbero scorrere fiumi di inchiostro..

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