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BAD AS ME

Di: Marco Cavalieri | 05/11/2011
BAD AS ME diciassettesimo lavoro da studio di Tom Waits, è uno splendido disco di Blues "scuro". E' un viaggio attraverso centinaia e centinaia di miglia di highways, freeways e provinciali americane dove ogni brano è una sosta, ora in un "Cafè" in pieno deserto, ora nel più classico dei "Diner", ora in un Motel scassato dove - se non conosci - è bene non fare troppe domande.
Si parte da "Chicago", anche se questa scelta non vuol dire nulla, giacchè BAD AS ME non ha nè una meta stabilita, nè un percorso studiato a tavolino. Sembra invece voler toccare tutti i posti che Waits conosce meglio, quelli dove può condurci ad occhi chiusi, approfittando della sua grande esperienza, magari a bordo di quella stessa "Ol' 55" di tanti anni fa. E con un "navigatore" d'eccezione come Marc Ribot e con Keith Richards sdraiato sul sedile posteriore che torna a suonare (e cantare) per l'amico, non resta che godersi la strada. Così, in un attimo, siamo sulla parte storica della Route 66, dove stazioni di servizio, ristoranti e negozi di barbiere, che siano abbandonati o in piena attività, sono tutti fermi ai fasti di un'America che non c'è più.
Ancora una volta, Kathleen Brennan figura come co-autrice e produttrice a fianco del marito.
Tre, infine, sono i formati disponibili per ascoltare BAD AS ME: cd semplice, deluxe (con l'aggiunta di tre tracce) e in vinile. E ogni qualvolta un disco come questo esce in vinile, rimpiango il mio vecchio Technics SL1200 quasi quanto la Lira.


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