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Simon Werner A Disparu

Di: Gianluca Diana | 15/03/2011
Recensire un disco dei Sonic Youth è compito che mette a dura prova. Tante e tali le emozioni che la gioventù sonica induce oramai da anni, che è opportuno avvicinarsi a loro con debito rispetto. Nonché con curiosità, date le innumerevoli trasformazioni e molteplici proposte sonore a cui ci hanno abituato. Ed allora un secondo episodio come autori di una colonna sonora, dopo la prima avventura cinematografica di “Demon Lover” del 2002, pellicola diretta da O Assayas. In questo caso il film maker è F. Gobert, autore di “Simon Werner A Disparu”, titolo anche del disco. Tredici incisioni autografe che fanno attendere con curiosità l'uscita di questo thriller sul mercato cinematografico nostrano. Il perchè è dato dalla capacità dei Sonic Youth di dare colore e caratterialità al visuale. Sia chiaro, stiamo parlando di solo stimolazione sonora, in quanto il film da queste parti ancora non si è visto [Oh Quinlan Cinema, Where Are Thou?]. Eppure le papille auditive davvero fremono in modo inverecondo. Che spessore gente! Prendete i deliri urbani dei nostri ed arricchiteli di visioni psichedeliche, fate sferragliare le chitarre ulteriormente e gettate una manciata di sabbia sul tutto. Ci si arrovella nelle evocazioni filmiche dei Sonici, si intravedono figure sul fondo di un'immagine e di un'altra ancora. Quella porta, proprio quella lì alla vostra sinistra [da bravi, giratevi a guardarla..], sta già cigolando paurosamente ed il vostro carico d'ansia sta crescendo vertiginosamente. Bene, crediamo di avervi incuriosito il giusto. A margine, questa la formazione che si dedicata alla registrazione: Moore, Ranaldo, Gordon, Shelley e O'Rourke. Altro da aggiungere? Si, questa: “Escapades”.

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