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Ghost Trees Where To Disappear

Di: Gianluca Diana | 08/03/2011
Joycut con “Ghost Trees Where To Disappear”, edito dalla Pillow Records. Vale a dire il nuovo disco della formazione bolognese, che prende la capacità evocativa degli '80s e la mescola con sapori '90s. Il tutto in una chiave wave che incanta e si sublima all'ascolto. Che i nostri riescono pervicacemente ad ottenere grazie ad una ricerca dell'oscurità pressochè totale. Ma non di quella decadente e gotica. Piuttosto, delle ultime ore della notte. Quelle in cui le prime stille del giorno iniziano a schiarire con delicatezza furtiva. Un disco dalle ore prima dell'alba (“Liquid”). Che ha in sè una tensione agonistica vibrante e sulfurea (“Apple”). Nel mentre che scorrono le tracce sembrano quasi comparire i deliri arborei di Mark Ryden, ed il suono di cose come “L@M_ S”, “Fake Modesty” e “W4U” ne appaiono come la sonorizzazione perfetta. Fatto è che Joycut lasciano ai posteri un ottimo lavoro che porta con sé anche un'attenzione a tematiche ambientali che di questi tempi sembrano davvero passate nel dimenticatoio. Ergo, si apprezza. Poesia che non manca (“GTRC”) e adrenalina (“Deus”). Ognuno può trovare qualcosa in questo lavoro, sempre che siate disposti a farlo alle prime luci dell'alba. Noi, abbiamo scelto questa: “TTG”.

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