The Fool

La Città degli Angeli è la casa delle Warpaint. Quattro donne che hanno iniziato a condividere il palco nel 2004, e che nel 2008 sono arrivate alla pubblicazione della loro prima registrazione, l'ep “Exquisite Corpse”, allora edito dalla locale etichetta Amoeba Music, per essere poi ristampato poi l'anno successivo dalla Manimal Vinyl. Una incisione estremamente interessante quella di “E.C.”, ebbra di psichedelia dell'ultima generazione espressa in una chiave femminile. Musica flessuosa ed avvolgente per voli pindarici di stampo lisergico.
Attese quindi sulla lunga distanza, al primo album ufficiale le nostre giungono in queste settimane, con “The Fool” edito dalla Rough Trade. Il che la dice lunga su quanta spinta probabilmente avranno nei prossimi mesi, quando porteranno in giro il nuovo lavoro. Che si allontana dagli aspetti più psych per mostrare di contro un orientamento evidentemente indie. Ridotti in modo sostanziale i suoni evocativi e trascendenti, per palesare piuttosto narrazioni lente e concentriche, canzoni che arrivano a sfiorare il pop più impegnato. Un disco che lascia sorpresi quindi, e che fa riflettere quando “Lissie's Heart Murmur” inizia con qualcosa troppo vicino ad una vecchia incisione dei Bark Psychosis. Altrettanto accade con “Undertow”, davvero troppo somigliante a storie scritte dai Nirvana.
Se si esclude la dichiarazione d'intenti “Warpaint”, brano dalle fattezze 90's con coloriture psichedeliche ed il folk-pop di “Baby”, per il resto il disco non convince appieno. Ci si appiglia quindi anche al suono New York di “Composure”, ma davvero non basta. Peccato, nove incisioni che potevano sortire un effetto deflagrante. Le attendiamo dal vivo, speranzosi di annichilire la delusione per la sessione da studio.