Cerca tra i 5478 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Phosphene Dream

Di: Gianluca Diana | 21/09/2010
Da Austin, Texas. Se avete perso i loro due primi dischi ("Passover" e "Direction To See A Ghost" per Light In The Attic) cercate di recuperarli. Ascoltateli in rigoroso ordine numerico ed approdate poi a questa loro terza uscita "Phosphene Dream" per la rediviva Blue Horizon. Occorre dare un ascolto guidato, perchè questo vi permetterà di sviscerare ancora più a fondo l'anima dell'Angelo Nero capitanato da Alex Maas & Christian Bland.
Dieci brani in cui la matrice stilistica che ammanta il profilo di questi texani è ancora più completamente psichedelica. Rispetto al passato le sessioni di registrazione regalano brani più asciutti e brevi, che comunque fanno presagire esecuzioni lunghe ed intense dal vivo. Un disco in cui si ravvisano rimembranze '60 & '70, vicine alle West Coast di quegli anni. Vi verranno in mente stralci di Woodstock e decine di pellicole cinematografiche, ma attenzione. La forza di questa band è stata, e continua ad essere, la capacità di piegare suoni di un'altra epoca all'attualità. Non dategli dei passatisti, non accostateli a molte delle band dell'ultimo periodo che scopiazzano clichés rock più o meno vetusti. I Black Angels hanno si un'anima che evoca moltissimo, ma che suona attuale e contemporanea. Entrate verticalmente nelle loro sonorità, ascoltando il disco a ripetizione. Ogni volta ne uscirà fuori qualcosa di nuovo.
Il loro manifesto programmatico è "Bad Vibrations", "The Sniper" è un sole accecante che lascia esiti oculari lisergici con "Phosphene Dream", mentre "Haunting At 1300 McKinley" è Psych 2.0. Uno dei dischi dell'anno, senza dubbio.

Condividi

     

Commenta

ULTIMI POST