Heligoland

Attesissimo, esce a sette anni da "100th Window", il nuovo lavoro del Massive Attack, preceduto dal singolo "Splitting The Atom" che al sottoscritto sembrò, quando uscì, portatore di cattivi presagi. Invece il nuovo lavoro dei bristoliani doc è bello e vario. Il discorso fatto un anno fa esatto per il nuovo dei Portishead vale anche in questo caso: siamo lontani anni luce dall'epopea trip-hop che fece grande quella scena a metà anni '90 grazie anche ai fantastici suoni che provenivano da "Protection". Attira molto la varietà dei suoni proposti in ogni singola traccia, anche se alcuni brani mostrano un po' di maniera (si ha l'impressione che il gruppo abbia la necessità di far continuo riferimento al glorioso passato).
Moltissimi gli ospiti presenti: da Martina Topley-Bird a Hope Sandoval passando per Damon Albarn e l'onnipresente Horace Andy. Tirando le somme, un cd che ci mostra un gruppo ancora in forma e con parecchie idee, meno claustrofobici del solito e con l'intenzione di gettare un ponte verso il futuro, che, ma è una mia personale considerazione, potrebbe sfociare nella seconda attività di Robert Del Naja che negli ultimi anni ha scritto e prodotto colonne sonore per film e documentari come Trouble In The Water, 44 Inch Chest, In Prison My Whole Life e Gomorra, vincendo per quest’ultimo il David Di Donatello nella categoria migliore canzone.