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Uomini Celesti

Di: Gianpaolo Castaldo | 09/02/2010
"In Uomini Celesti c'è il nero della notte e il chiarore dell'alba. Si parla di solitudine e di redenzione, di segreti inconfessabili, di guerra e d'amore. C'è chi come Juri spara dritto al centro, chi si buca la pelle e chi sorprenderà il destino..." Così inizia la storia di questo nuovo lavoro degli E42, formazione italiana tra le più “illuminate” di questo scorcio di inizio millennio. gli E42 sono amici, eppure la tentazione di scrivere per forza qualcosa di bello su di loro non l'ho mai avuta. Perché questo è un disco a 5 stelle, uno dei cd dell’anno almeno per il sottoscritto; vedo, leggo, percepisco nell’aria che c’è molta positività ed energia intorno a Fabrizio,Gianluca, Stefano e Andrea. Che hanno trovato l’energia necessaria per gettarsi alle spalle l’esperienza (dolorosa) degli Elettrojoyce, band dalla quale provengono e che citano, insieme a Smiths, Joy Division, Sound e David Sylvian, tra le loro fonti di ispirazione. Chiusa quella pagina, i nostri hanno impiegato il tempo giusto per far quadrato intorno ad un suono che si è evoluto in maniera esponenziale, tanto da far sembrare gli stessi Elettrojoyce solo un lontano e flebile ricordo. “Immaginavamo un album più ritmico dove la macchina basso/batteria fosse più centrale. L'arrangiamento delle chitarre è stato uno dei temi su cui abbiamo più lavorato. Cercavamo ritmica definita (tele/vox), liquidità ed apertura negli arpeggi (strato/fender) e un monocorda potente (lespaul/vox). La scelta di utilizzare un piano acustico (un Kawai verticale del 1983) speriamo sia stata vincente e siamo certi abbia contribuito a dare più profondità all'intero album”. La cifra tecnica dell’album sta tutta qui, tra la pre-produzione e le registrazioni “effettuate in un box sotto la Colombo a Roma”. A vigilare sul tutto, lo studio Cantoberon, un acronimo che cela le menti lucide ed i cuori pulsanti di Massimiliano e Rita. Anche Lucio Battisti in Anima Latina (1974) parla degli Uomini Celesti e lo fa così: “La speranza spezzata è la tua eredità. Fallimento di una vita di coraggio e di viltà. Troverai sul cammino fango e corruzione. E la voglia tu avrai di sdraiarti al suolo per guardare come in un film i colombi in volo. Ti faranno fumare per farti sognare che il futuro od "un messia" presto tutto cambierà”. Alla fine, tutto torna. E in culo alla “balena”…

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