Let's Change The World With Music
Formazione attiva sin dal lontano 1982, il "germoglio prefabbricato" da Newcastle è un'invenzione dei fratelli Patrick e Martin Mc Aloon, ma attualmente il solo Patrick ne cura la sopravvivenza. Già dalle prime note di "Swoon", loro primo album del 1984 (Songs Written Out Of Necessity, Canzoni Scritte Senza Alcuna Necessità), si capì immediatamente di che pasta fossero i due e che tipo di attitudine al pop avessero; quell'album fu un fulmine a ciel sereno, melodie assolutamente originali, un easy listening sofisticato e mirabilmente arrangiato i cui suoni trovarono immediatamente un angolo di luce in mezzo alla furia iconoclasta del post-punk dell’epoca. La cura dei particolari tipica di Burt Bacharach deve aver avuto discreto effetto nelle loro menti, tant'è che quasi tutta la loro produzione è costellata di riferimenti piu o meno espliciti al genio statunitense.
Il successo arrivò anche per loro nel 1985 con l’album “Steve McQueen” e la melodia zuccherosa ma irresistibile di "When Love Breaks Down". La storia proseguì fino al 1997; i PS pubblicarono, tra i tanti, "Jordan: The Comeback" (1990), "Andromeda Heights" nel 1997 ed il conclusivo "The Gunmen And Other Stories" nel 2001.
Nel 2003 Paddy Mc Aloon pubblicò un cd solistico molto interessante dal titolo "I Crawl The Megahertz". In questo lavoro il nostro raccontò di una malattia che lo tenne per diversi anni lontano dalla musica, costretto a combattere una cecità incipiente; malattia dalla quale però ora sembra essersi ripreso piuttosto bene. "Let's Change The World With Music" in realtà è un altro disco di Paddy Mc Aloon, non dei PS: mancano i graziosi controcanti di Wendy Smith, le percussioni discrete di Neil Conti e la consueta produzione di Thomas Dolby. Non c’è ombra neanche del fratello Martin. Il suono comunque è di stampo marcatamente Prefab Sprout, non c’è dubbio, nonostante si tratti di brani piuttosto datati con testi che fanno riferimento al legame tra la musica e la religione, argomento del quale tra l’altro la Sony all’epoca (era il 1993) non ne volle sapere, rifiutandosi di pubblicare l’album.
A vedere questo dandy tipicamente 80’s con barba bianca lunga ed occhialetti, fa un certo effetto, lo confesso. Ma la sua musica è ancora oggi fantastica, nonostante tutto.