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Donna Ginevra

Di: Franca Di Roma | 24/09/2009
Che la tradizione musicale italiana vada preservata, oltre che riesumata, è indubbio, ma non sempre c'è talento a sufficienza per misurarsi con le voci del passato, soprattutto se richiamiamo alla memoria interpreti femminili straordinarie come, un nome su tutti, Gabriella Ferri. Eppure qualcuno lo sa fare, con la voce e la capacità interpretativa che certi suoni "di sangue" richiedono. E’ il caso di Ginevra Di Marco, storica voce femminile nel passato dei CCCP/CSI, ma con alle spalle anche una notevole carriera solista che culmina ora con l'uscita di "Donna Ginevra", un lavoro tutto dedicato alle tradizioni popolari e contadine italiane e non solo. La voce c'è, ma c'è anche il piglio, geneticamente potente e d'effetto per una toscana verace come lei. E così eccola muoversi con disinvoltura tra brani difficili, come "Terra mia" di Pino Daniele, che la vede misurarsi, impeccabilmente, con l'idioma partenopeo che perfeziona ulteriormente, virando nel neomelodico della macchietta napoletana, con "M'aggia curà". Si avventura poi in una reinterpretazione di un classico della tradizione del cilento, rivisitato in lingua toscana, come "Le figliole", per poi continuare con "La malcontenta", brano tipico della tradizione toscana, che denuncia, in modo colorito ed efficace, la situazione femminile del mondo contadino e povero di una volta. Ma ci sono anche i suoni della tradizione bretone, con "Au bord de la fontaine", annata 1842, un cenno alla tradizione macedone, con "Usti usti baba", e a quella albanese, con "Ali Pasha", per poi affrontare il senso della vita in una versione da brividi di "La Maza", classico cubano scritto da Silvio Rodriguez. Curioso l'inserimento di un brano di fine ottocento, come "Il crack delle banche", particolarmente attuale, mentre il resto è dedicato alla musica d'autore italiana, con un omaggio a Tengo con il brano "Io sì". Con questo lavoro Ginevra Di Marco dimostra ancora una volta di essere un'artista poliedrica, tra le migliori interpreti del panorama musicale italiano, capace di dare calore con la sua voce e di garantire una presenza scenica di grande effetto usando "semplicemente" il talento.

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