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Wait for me

Di: Franca Di Roma | 02/07/2009
Esce finalmente il nuovo album del genietto Moby e già le premesse facevano intuire che si sarebbe trattato di un lavoro interessante, se non altro all'insegna dell'assoluta e rivendicata indipendenza del dj americano, che si è staccato di recente dalla sua major e ha voluto che l'album girasse in streaming gratuito su internet, prima di diventare commerciabilizzabile nei negozi di dischi. Il video, che gira da un mesetto, per la strumentale "Shot in the back of the head", realizzato da un nome storico del cinema, come David Lynch, ha fatto il resto, facendo fermentare una curiosità che viene finalmente premiata da un lavoro che possiamo definire più che buono. L'intento, a mio avviso rispettato, di Moby era quello, parole testuali dell'artista, di "prendersi cura dell'ascoltatore", dando vita ad atmosfere e ritmi molto confortanti, che avvinghiano e cullano l'ascolto. Suoni che tengono compagnia ai pensieri, ai sogni e alle fantasie in cui ciascuno di noi ama perdersi quando trova il tempo per farlo. Un album quasi totalmente strumentale, come a fare da colonna sonora ad un quotidiano che a volte ci confonde. Un lavoro orchestrale, grazie ai suoni, sapientemente assemblati dal dj, di archi, pianoforti e chitarre classiche su cui timidamente e raramente si intrufola la voce di Amelia Zirin Brown. "Wait for me" è un album sulle cui note addormentarsi (a tratti è davvero soporifero...) o distrarsi, che non impegna, ma che fa sinergia con i nostri pensieri scandendone i ritmi, perchè ogni tanto sublimare dalla realtà è un privilegio che dobbiamo concederci.

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