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"The Spinning Top"

Di: Franca Di Roma | 11/06/2009
Che Graham Coxon brillasse di luce propria, per quanto sia uno dal look e dai modi un pò da nerds, lo sapevamo dai tempi dei Blur e, durante i dieci anni di carriera solista, in attesa della prossima annunciata reunion della band, lo aveva dimostrato con ottimi lavori. Ora questo ragazzo dagli occhiali alla Elvis Costello ed i modi un pò impacciati torna con un lavoro notevole, per quanto quasi sottovoce. Un lavoro, "The spinning top", che, come è tornato di moda ultimamente, vuole essere un ambizioso concept album che racconta la vita, dalla nascita alla morte, di un uomo. Un album d'ispirazione folk e, a tratti, lievemente psichedelico, registrato quasi tutto senza spina, dando risalto alla chitarra abilmente strimpellata e alla voce, assolutamente e fortunatamente imperfetta, di Graham Coxon. Le citazioni sono importanti: da Nick Drake a Simon & Garfunkel, ma c'è anche l'india beatlesiana di una delle perle dell'album che è "In the morning". La chitarra elettrica fa capolino solo per un attimo in un paio di tracce e poi viene solertemente riposta per ridare spazio a suoni più pacati. "The spinning top" è un lavoro realizzato sotto la supervisione, affatto discreta, di Robyn Hitchcock e nella country house in cui Coxon si rifugia spesso e volentieri. Un album sottovoce, dilatato e lento, volutamente non innovativo, ma garbato e rassicurante.

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