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Abnormally attracted to sin

Di: Franca Di Roma | 22/05/2009
Ammetto di aver atteso con un certo timore l'uscita del nuovo album di Tori Amos, dal momento che, ultimamente, la rossa elegante signora di Newton sembrava battere un pò la fiacca con album troppo lamentosi e un pò presuntuosetti. Di certo non mi aspettavo, visto che gli anni passano e lei sembra avvertirli tutti, un capolavoro ai livelli di "Boys for Pele", ma "Abnormally attracted to sin" purtroppo sembra confermare le mie perplessità. Tanto per cominciare è un album lunghissimo: 18 tracce che Tori Amos aveva preannunciato in stile concept album, ma che in realtà, anche ascoltate in sequenza e senza interruzioni (e non è stato semplice) sembrano slegate, per contenuti, a volte molto fumosi, altre volte un pò forzati, e per sonorità. In alcuni brani fa il verso al trip hop anni '90 e, dopo vent'anni dai fasti del bristol sound, forse non era il caso, in altri momenti fa il verso alla se stessa di qualche anno fa, ma con sonorità che ormai sembrano trite e ritrite e un pò annoiano, mentre in altri passaggi, i peggiori a mio avviso, cerca di imporsi una vitalità di suoni e argomenti che appare decisamente forzata. La questione è che Tori Amos vive in un interregno, sospesa tra un passato sicuramente notevole, che cerca di riproporre, e l'esigenza di realizzare cose nuove; e così, mentre si arrabatta, senza fare una scelta precisa, tra queste due tendenze, la sua verve creativa sembra risentirne parecchio. Sicuramente orecchiabile e furbamente commerciale il singolo che presenta l'album, "Welcome to England" , ma forse i cultori di Tori Amos non volevano questo, a maggior ragione dal momento che nella traccia "Curtain Call" critica in maniera tutt'altro che velata il mondo, glitterato in apparenza, ma scarso nei contenuti, della discografia. Buone tracce come "Give", che ricorda i Portishead degli albori (ma ne avevamo bisogno?), e "Lady in blue", noir, jazzato e con un bel crescendo, vera unica perla di questo lavoro. Il resto si fa fatica ad assimilare e, per un' artista dalle eccellenti e testate potenzialità come Tori Amos, davvero ci si aspetta molto di più.

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