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The Eventually Home

Di: Gianpaolo Castaldo | 02/12/2008
Andy Hull, giovane cantastorie statunitense, autore di questo cd, ha già in essere un altro progetto, i Manchester Orchestra. Questo TEH è il secondo episodio di una trilogia iniziata lo scorso anno con "The Bitter End", descritto dallo stesso autore come un cd nel quale viene raccontata in musica la saga di un marinaio del 17° secolo che tornato a casa da un lungo viaggio, scopre che sua moglie l'ha tradito con il suo migliore amico. Laddove nel primo episodio era ben descritto il grande dolore e la presa di coscienza del tradimento, quasto secondo è incentrato sul lungo viaggio in mare (durato 300 giorni) durante il quale il protagonista costruisce e medita la sua vendetta. Abbandonato lo stile introspettivo ed intimista del primo episodio, Hull cambia le carte in tavola e realizza un opera che si apre a sonorità degne del migliore dark/folk. Un'opera imponente, di un liricismo malinconico ma lucido, suoni che danno l'idea di un viaggio dove il mare è il vero protagonista, rappresentato magnificamente dagli incroci pianoforte/chitarra/fisarmonica. Quello che non si capisce è se Hull parli in terza persona raccontando una sua vicenda personale o se tutto è scaturito dalla sua fantasia. La risposta, forse, nel prossimo conclusivo capitolo.

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