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Naked Acid

Di: Gianpaolo Castaldo | 14/04/2008

Non so se qualcuno conosce i Jackie O'Motherfucker, ma Valet, al secolo Honey Owens, ne ha fatto parte per un bel pò di tempo. Poi, nel 2006, la svolta solistica con un bel cd, "Blood Is Clean", kraut-psichedelia allo stato puro, oscura e avvolgente. L'Astronave madre, da Porland Oregon, non ha mai ben definito il proprio suono, saltando qua e là, miscelando il folk e l'elettronica, il country e la world, realizzando il tutto sotto l'influsso di dosi abnormi di stupefacenti. Qui Valet invece indica più chiaramente le sue attitudini: "Naked Acid" è sicuramente un passo avanti luminoso rispetto al suo esordio. Post-rock è la prima cosa che mi viene in mente: ma c'è di più, in questo cd, elementi visionari e suggestivi, ritmi tribali e chakra rallentati, Ash Ra Tempel e Agitation Free. Quanto basta per darle una ascolto.


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