Accellerate

Li aspettavo al varco, i REM. Li seguo dal 1983, Radio Free Europe (in vinile, naturalmente) fu dei singoli più passati a Quarta Dimensione Radio - Radio Rock dal sottoscritto. Li avevo scorti, i REM, tra tanti gruppi che facevano del revival neo-psichedelico la propria bandiera. Tra i Rain Parade, i Go Betweens, i Dream Syndacate, i True West e sopratutto i Guadalcanal Diary, erano quelli con una marcia in più. La chitarra Rickenbaker di Peter Buck rifaceva il verso in maniera abbastanza palese ai suoni jingle jangle di gruppi come Byrds, ma loro dicevano all'epoca di ispirarsi sopratutto ai Velvet Underground. Tredici albums fa era Murmur, loro primo disco. In mezzo, 25 anni d'America raccontata (a volte) in maniera feroce da Michael Stipe, che ha giocato sempre a nascondere la propria voce, mai la propria anima. Se ultimamente un pò di "maniera" si era impossesata dei REM, tranquilli: Accellerate ci riporta dritti dritti ai suoni pre Losing My Religion, quel pop-post-punk con il quale la band di Athens ha costruito la propria fortuna tra i giovani americani e non solo. Dura 34 minuti, Acellerate, un niente. Eppure, in queste 11 canzoni ci si possono trovare i dettami di un suono che ha fatto epoca e che ha una sorta di marchio di fabbrica, il loro. Il disco esce il 28 marzo prossimo: su I like è già possibile ascoltarlo in streaming. Accelerate anticipa anche il nuovo tour mondiale del trio di Athens, che a luglio sarà in Italia per cinque imperdibili tappe a Perugia, Verona, Napoli, Udine e Milano.