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District Line

Di: Gianpaolo Castaldo | 13/03/2008

Parlare oggi di Robert Mould è come riscrivere una parte della storia del post-punk americano degli ultimi 25 anni. Facciamo finta che "Modulate", deriva dance (da sotterrare) del 2002 non sia mai uscito e torniamo con la mente a quel monolito denominato HUSKER DU, del quale Mould è stato, insieme a Grant Hart, artefice e protagonista. "Zen Arcade", per esempio, andrebbe raccontato nelle scuole, per far capire ai giovinotti cosa gli HD abbiano rappresentato nel firmamento del rock. Insieme ai cd di Minutemen, Replacements, Black Flag e Meat Puppets (mamma mia, che periodo!). Mould ha ripreso la chitarra e si è messo in discussione con un disco a metà tra la furia iconoclasta del (suo) punk e l'attitudine pop già rivelata nel progetto SUGAR. Insomma com'è questo disco? Bello e vario. Più Sugar che Husker Du, ovvio, e in un brano, "Again And Again", esce fuori anche lo Springsteen che c'è in lui.

 


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