Correva l'anno 1987, usciva l'ultimo vero disco della band irlandese, il quinto della serie. Troppo perfetto per essere bissato, The Joshua Tree è uno dei "dischi della vita", come fai a farne un altro più bello? Ed infatti, da qui in avanti, Bono e co. non ne hanno più azzeccata una, a parte quella meraviglia di canzone che è "Until The End Of The World". Stop. Che ci volete fare, è il destino di tutti i grandi: successe lo stesso ai Jethro Tull dopo Aqualung, agli Yes dopo Close To The Edge, eccetera eccetera. Se si pensa che sono passati 20 anni e che i quattro ex ragassi irlandesi non ne vogliono sapere di scendere dalla giostra, fa un certo effetto. Per me, la loro storia finisce qua. E allora, vi dico di questa lussuosissima confezione (ottima per il 25 di dicembre); contiene due cd, il tutto rimasterizzato in digitale; il secondo cd, in particolare, presenta tutte le b-sides dell'epoca, da "Spanish Eyes" a "The Sweetest Thing", chi ha i vinili di questi ep non può non ricordarsi anche delle meravigliose foto delle copertine rigorosamente in (poco) bianco e (molto nero) del grande Corbjin; ancora, "Walk To The Water", "Silver And Gold" in acustica, e per i più esigenti, SBUDELLO!! una deluxe-deluxe version con addirittura incluso un DVD, stesso tour visto anche a Roma, concerto di Parigi 1987. Da tramandare ai posters. Dimenticavo, la versione col dvd costa 47,99 dollari, al cambio fanno una 35ina scarsa di euri. Outside, is America...
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