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Civilian

Di: Gianpaolo Castaldo | 22/12/2007

Chi è Joe Henry?  Mai sentito nominare? Sicuramente Marco Artico, che penso lo adori. A me piace molto, primo cd ascoltato nel 1992, erano i tempi di Short Man's Room, disco che all'epoca incise con una band statunitense che andava davvero forte anche qui in Italia, i Jayhawks. Esordio, nel 1986 con Talk Of Heaven, non male ma in seguito rinnegato dallo stesso Henry. Ballate country-folk e rock elettrico con spruzzate di jazz sono il suo marchio di fabbrica, e tutto sembra proseguire così  finchè nel 2001 Henry pubblica Scar, uno strano disco ispirato ad un lavoro realizzato da Frank Sinatra del 1967 con Jobim; qui ci sono Ornette Coleman, Brad Mehldau, Marc Ribot e Me'shell Ndegeoncello. L'anno dopo, sull'onda emozionale della tragedia newyorkese, pubblica Tiny Voices, un cd di soul music che descrive il suo "disgusto per l'arroganza e la paura dell'America". Per Civilian, Henry ha chiamato a sè Bill Frisell, Greg Leisz, Patrick Warren, Loudon Wainwright e in un paio di brani, al  pianoforte Van Dyke Parks. Per il sottoscritto una delle voci importanti del rock degli ultimi 30 anni, grande musicista, arrangiatore ed autore. Unico difetto, è il cognato di Madonna. O forse non lo è più. Ma non si può mica essere perfetti, no?


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