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PODCAST, PODDERS, poddest, poddemus... Siamo una PodRadio quindi siamo istintivamente attratti da qualsiasi cosa inizi per pod, anzi alcuni di noi cominciano a mostrare segni di Etabetite: parlano con suffisso. Eta Beta usava la P, noi il POD. Podradio, podcasa, podcane, podprodi, podpasta, podstupidino ecc. Sulla versione italiana del New York Times di questa settimana troviamo una ulteriore possibilità lavorativa legata al magico mondo dei Podcast. Il podscrittore Scott Sigler, usando marraccio e falce, sta aprendo una nuova strada nella giungla della comunicazione. Dopo aver scritto per anni romanzi horror e fantascienza senza che nessuna casa editrice avesse il coraggio di pubblicarli,  "un pugno nello stomaco" secondo un suo fan, ha deciso di chiudersi nel suo guardaroba. Si è portato un microfono, lo ha collegato al pc della stanza accanto, ha acquistato un software di registrazione audio, ed ha cominciato a registrare i suoi romanzi. Sua la voce, suo il romanzo, divenuto nel frattempo audio-romanzo o libro, suo il successo.Certo il mercato americano e/o di lingua inglese è vastissimo. Nel 2005 inizia a diffondere gratuitamente il suo primo libro "Earthcore" diviso in podcast da 45 minuti per 22 episodi. In breve tempo arriva a 5000 utenti.Lo scorso gennaio inizia il suo secondo podlibro "Ancestor" e gli ascoltatori arrivano a 30.000. Altrettanti se non di più lo seguono nell'ultima fatica "The Rookie". E' un ottimo sistema per diffondere i propri lavori, magari arrivare a qualche casa editrice, dare nuovi spazi al libro, impossibile da leggere su pc ma facilmente scaricabile ed ascoltabile in macchina od in treno durante gli spostamenti. Si fa cenno al sito http://www.podiobooks.com">www.podiobooks.com che dai 15 titoli del 2005 è passato ai 100 abbondanti di oggi, dando quindi possibile notorietà a centinaia di scrittori sconosciuti. La storia è all'inizio, facciamo una bella ricerca e vediamo la situazione nazionale ad oggi. Buon Divertimento.