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Articoli firmati da Gianluca Diana - Rimuovi il filtro

13/03/2012

Contraband

Ennesimo lavoro per Otis Taylor. Il bluesman afroamericano pubblica "Contraband", sempre per Telarc Records. Quattordici brani in cui la matrice stilistica rimane immutata. Sull'ossatura della band degli ultimi dischi, ci sono ulteriori innesti, tutti di qualità. Come ad esempio la violinista Anne Harris. Davvero molto brava. Ognuno dei musicisti presenti, piega la propria caratterialità al sound che Taylor porta in giro da oltre un decennio. Insomma, il disco gira a dovere e da soddisfazione all'ascolto. Ma evidente, risalta un particolare. Che non è un lavoro geniale e totalizzante come i precedenti. Doveva accadere prima o poi: l'uomo del "Trance Blues" licenzia un disco normale. Capita, anche a chi stabilmente negli ultimi due lustri è [... leggi ancora ]

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07/02/2012

Fenice

Nuova uscita in casa Ronin. La formazione capitanata da Bruno Dorella giunge al quinto disco sulla lunga distanza. Implementa nella stesura di “Fenice” [addirittura] la voce di Emma Tricca per “It Was A Very Good Year”, le attitudini da polistrumentista di Enrico Gabrielli sugli scudi in “Conjure Man”, ed altri ancora. Nove brani in cui si fa sempre più incisivo il suono della band, sia quando arricchisce la propria anima con strali pregni di afrobeat [“Conjure Man”], piuttosto che con movenze western-psych [“Nord”]. Potremmo andare avanti ancora per molto: ogni incisione contiene aspetti evocativi da molteplici latitudini. Ma non è forse questa la ricchezza delle sonorità post-rock? Acquisire capacità di descrizione [... leggi ancora ]

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31/01/2012

Ogni Riferimento A Persone Esistenti O A Fatti Accaduti E' P

Tornano Cavina, Colliva, Gabrielli, Martellotta e Rondanini. Al secolo meglio noti come Calibro 35. Nuovo lavoro dal titolo chilometrico: “Ogni Riferimento A Persone Esistenti O A Fatti Accaduti E' Puramente Casuale”. Direttamente proporzionale anche il numero delle idee sciorinate in queste dodici tracce. Ok, la loro cifra stilistica è quella, la conosciamo. Ma non solo. Aumentano i sapori di marca african-american. Citazioni funk dal sapore '70s. Rimembranze degne delle prime colonne sonore della Blaxploitation ed effluvi che avrebbero fatto felice anche Melvin Van Peebles. Sarà forse che hanno registrato il tutto ai Brooklyn Recording Studio. Insomma i ragazzi girano, ed anche parecchio bene. Dall'onomatopeica “Uh Ah Brrr” a “New [... leggi ancora ]

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25/01/2012

Natives

Kelly Pratt lo trovate praticamente ovunque negli ultimi anni. Intendiamo in quel mondo dove si mescolano esperienze wave rock [Arcade Fire], pop intimista e sognante [Beirut] ed ancora Coldplay, Owen Pallott & Butch Morris [!]. Insomma un fiatista d'eccezione che ad un bel punto crede sia il caso di tirar fuori un progetto a suo nome. O quasi. Bright Moments il patronimico affidato a questa formazione. Che edita “Natives”, per la Luaka Bop. Disco carico di suggestioni da viaggio, dall'inizio fino alla fine. Non solo nei titoli dei brani [“Travelers”; “Tourists”; “The Sailor”], ma in generale nelle melodie tirate giù dal leader, che fa scoprire di sé una incantevole voce. Quasi etereo ed angelico, Pratt stupisce. Se volete poi [... leggi ancora ]

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03/01/2012

The Big Sound Of Country Music

Nell’anno scintillante del Blues italico, fortemente centrato su Roma, brillano stelle anche nel nostro amato Settentrione. Oltre i lavori significativi di gente One Man 100% Bluez, Bud Spencer Blues Explosion e The Blues Against Youth, giunge sotto le luci questo personaggio dal profilo degno di un busker urbano della miglior specie. Il suo lavoro si intitola “The Big Sound Of Country Music”. Undici brani più una ghost track a comporre una sessione di registrazione che porta soddisfazione all’ascolto. Blues collinare, ossessività del gesto e vicinanze con un boogie urbano slabbrato che andrebbe bene anche nel South Side. Patron suona in maniera qualificata, andando quindi ad arricchire la linea narrativa degli one-man band. Tracce [... leggi ancora ]

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27/12/2011

Baboon Moon

Nils Petter Molvaer è tornato. Lo si attendeva, a prescindere. Ancor più quando, circa un anno fa, venimmo a sapere che Stian Westerhus e Erland Dahlen, sarebbero stati della partita. “Baboon Moon” è il nome di questa sessione di registrazioni che esce per la Thirsty Ear Records. Lavoro che consta di nove tracce, ed in cui il leader appare sempre più carismatico. Anche fianco ai nuovi membri del suo trio. Le esperienze molteplici dei due sodali, si avvertono. Tanto nella scrittura dei brani che nella stesura finale del prodotto. I suoni appaiono più muscolari ed asciutti. I momenti solisti sono più larghi e vissuti, rispetto al bagno di coesione elettronica delle precedenti produzioni. Da Aarset a Westerhus, il passo è notevole. [... leggi ancora ]

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20/12/2011

Sette Modi Per Salvare Roma

Damo Suzuki? Che dire che già non sia stato verbalizzato sul conto del cantante dei Can? Si può però aggiungere che l'idea del suo Network con cui ha pubblicato “Sette Modi Per Salvare Roma”, è lavoro che dà soddisfazione. Con lui gente come Calcagnile, Gabrielli, Iriondo ed Agnelli. Che lo scorso 20 gennaio 2011 presso il Circolo degli Artisti di Roma hanno registrato questo disco, effettivamente composto di sette tracce. Che sia un modo per salvare francamente la Capitale dalle insane politiche catto-fasciste della amena coppia Alemanno-Ratzinger, non è dato sapere. Ma la buona musica si sa, fa bene. Anzi benissimo. Anzitutto a chi la suona: Suzuki ha sessantuno anni ed è francamente un giovinetto. Agnelli, Iriondo e gli altri [... leggi ancora ]

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13/12/2011

Hell Below

Ricerca del consenso tra la masse. Militari, in questo caso. Un bieco strumento come la propaganda delle forze armate statunitensi è all'origine del triplo disco in oggetto. “East Of Underground: Hell Below”, ovvero come motivare i giovani americani che in divisa prestavano le loro vite alla causa nazionale. Bands dai suoni funk, soul e rock come The Black Seeds e The Sound Trek vinsero il "2nd Annual Original Magnificent Special Services Entertainment Showband Contest". Il rock e la black consciousness in patria avversavano il duopolio repubblicano e democratico. E strumentalizzati, divenivano elemento di controllo. A voi le riflessioni del caso. Il dato storico rimasto parla comunque di una ridda di formazioni che parteciparono [... leggi ancora ]

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06/12/2011

If You Want Lovelty Buy A Dog

“If You Want Lovelty Buy A Dog” è il nuovo disco di Skip McDonald, ovvero Little Axe. Label, la On-U Sound Records quella dell'amico, sodale e compare di scorribande Adrian Sherwood. Axe nutre una smania invereconda per i miasmi composti da blues, reggae e dubstep. In questo mondo morbido ed avvolgente gira oramai da almeno quattro piani quinquennali, anche più. E realizza un produzione di ottimo livello. Che forse fa la differenza rispetto a suoi lavori passati perchè forse, ma solo il tempo saprà dirlo, non invecchierà nella resa tecnologica dei suoni. Molti i musici impiegati nel lavoro, tra cui due elementi dei Dub Syndacate, nonché Doug Wimbish. Insomma, dai tempi della Sugarhill, McDonald taglia e cuce gli assi portanti della [... leggi ancora ]

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29/11/2011

Can't Stay Long

Kenny Brown. Un uomo delle Hills. Che ha imparato il verbo chitarristico da un vicino di casa affatto male, vale a dire Mississippi Joe Callicott. A tempo perso poi, gli giungevano le onde concentriche del cosmo irradiato da Mississippi Fred McDowell. Da adulto, incrocia i suoi percorsi con Otha Turner, nel senso che la zona di residenza era la stessa. E poi, diviene l'ennesimo figlio pur se non di sangue, di R.L. Burnside. Eccoci. Quel bianco longilineo e francamente “skinny”, dal naso adunco e le chioma insolitamente bionda per esser targato Missississippi, è lui. Figlio putativo del grande vecchio, Kenny vanta una discografia personale abbastanza ridotta. Una manciata di album fino a ieri l'altro. Quando se ne è aggiunto uno in più. [... leggi ancora ]

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